mercoledì 26 novembre 2008

Arruolato!


«La sai l'ultima? Gramsci si è convertito in punto di morte!» Sì, è proprio l'ultima! L'ultima barzelletta, in ordine di tempo. Perché quasi ogni giorno ce n'è una, di barzelletta sul comunista sardo. Tramontate le barzellette su Totti, le barzellette su Gramsci continuano a essere una moda nazionale. Non si tratta qui di riscrivere la storia, ma semplicemente di fregarsene, della storia. Di farne carne da porco. Basta spararne una "carina", che ovviamente abbia una qualche valenza anticomunista, e subito il "Corrierone" la rilancia sul suo sito, i giornali di destra ci faranno pagine e pagine, e qualche craxiano di ferro (esistono ancora) presto ci scriverà addirittura un libro («il libro delle barzellette su Gramsci»). Così, dopo Gramsci che organizzava orge nel sanatorio russo in cui era ricoverato, dopo Gramsci che in carcere si iscrisse al Psi, dopo Gramsci che in realtà era liberale, dopo Gramsci che si è suicidato buttandosi dalla finestra della clinica Quisisana, dopo Gramsci che è stato ucciso da Togliatti e da Stalin mascherati da Diabolik nella stessa clinica (tutto questo - si badi bene - è veramente già stato detto!), ecco ora Gramsci che si è convertito alla religione cattolica nei giorni precedenti alla morte, avvenuta il 27 aprile 1937. Sempre alla Quisisana di Roma, ovviamente, un posto che avrebbe potuto ispirare Le Carrè o Agata Christie.



Guido Liguori su Liberazione del 26.11.2008:

http://www.liberazione.it/giornale_jpg.php?id_pagina=59258&pagina=1&versione=sfogliabile&zoom=no

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non ci facciamo mancare niente. Basta far passare una quarantina d'anni e, se proprio non hai sodomizzato bambini, sei "papabile" per la santità o almeno per essere rivalutato. Meglio restare nell'anonimato o costringere i famigliari a giurarci, in punto di morte, che andranno in giro a dire che, anche se non lo facevamo quando stavamo in piena forma, sul letto di morte abbiamo bestemmiato come cavalli. Ciao, Alberto.