Seguendo l’insano esempio nazionale di una menzognera politica del fare, che nasconde la “monnezza” sotto ai tappeti napoletani o lascia gli aquilani a se stessi, cacciati anche dagli alberghi dove erano stati abbandonati dopo le tendopoli e ammassati entro traballanti appartamenti obbrobriosi costruiti nella speculazione; seguendo quell’esempio – dicevo – questa imbarazzante amministrazione comunale sta preparando il terreno per le prossime elezioni, sicura di abbagliare il cittadino poco accorto con lo scintillio di progetti presentati come salvifici, ma decisamente inutili. Incurante del parere dei residenti e di molti cittadini, questi personaggi che vivono di politica continuano ad allargare lo squarcio* aperto con l’ascensore sopra il verde vicino all’Astoria – già mostro edilizio che deturpa l’immagine di Fermo per coloro che passano o che ci osservano da ogni ingresso alla città; un mostro costruito al posto di un belvedere che valorizzava il luogo, che fungeva da sosta per ammirare le nostre colline, le montagne vicine, sofficemente imbiancate d’inverno e ornate dalla luce solare d’estate. La bellezza violata impoverisce, ed allontana quei pochi turisti che ci vengono a trovare, li allontana perché il turismo vive di attrazioni, dei luoghi, dei negozi e delle proposte offerte, ed il visitatore accetta ogni tipo di scomodità pur di arrivare nei posti che vale la pena visitare. I nostri luoghi non sono né difficili da raggiungere né appetibili, così come sono oggi, abbandonati a se stessi come carrelli della spesa svuotati nei parcheggi asfaltati di “mercatoni” dell’assurdo. E lo saranno ancora meno, appetibili, dato che le brutture di cemento nei luoghi storici sono indigeste al turista, che nelle città d’arte vuole ritrovare la tradizione scordata, dispersa proprio dalle amministrazioni come la nostra.
Abbiamo cercato, noi cittadini fermani e residenti di viale Ciccolungo, di farci ascoltare da questi politici affamati, ma invano. Le nostre proteste puntuali, argomentate e sensate sono rimaste lettera morta, caduta nel vuoto delle loro idee macchiate d’opportunismo. Stanchi di essere presi per i fondelli, stanchi di essere sudditi senza voce, stanchi di questi continui scempi proviamo a scrivere ancora, al Comune come alla Provincia, alla Procura della Repubblica come alla stampa. Certi di stare dalla parte giusta, sicuri di una partecipazione sentita da tutti alziamo ancora le testa, pacificamente. Poi ci accamperemo sul viale, se sarà necessario, se quest’amministrazione rinchiusa in se stessa continuerà a fare orecchie da marcante, posizionando le ruspe prima del voto, per meri tornaconti economici ed elettorali.
* Nell’ultima Giunta è stato approvato il progetto preliminare definitivo del sistema di risalita meccanizzato che da Viale Ciccolungo sale fino a Via XX Settembre con nuovi ascensori.
Simone Tizi, un cittadino fermano residente in viale Ciccolungo