giovedì 19 novembre 2009

In risposta a Di Ruscio


(Comunicato stampa)

Come al solito, è arrivata una risposta di Di Ruscio che non risponde a nulla, che evita accuratamente di entrare nel merito delle questioni poste. L’aspettavamo.

Si inizia parlando di superficialità e strumentalità, addirittura nella risposta si racconta di qualcuno che ne rimane amareggiato, delle nostre critiche precise e puntuali. Ovvio, le nostre sono critiche strumentali perché chi le pone ambisce a prendere il posto di Di Ruscio, che sicuramente lavora per la cittadinanza e non per se stesso. Infatti egli non fa politica per professione: no; non è contemporaneamente Sindaco ed assessore: giammai; non si è mai candidato alla presidenza della Provincia senza abbandonare l’attuale carica di primo cittadino: figuriamoci; e non sta di certo pensando di candidarsi alle regionali, rischiando di lasciare la nostra città al commissariamento: per nulla al mondo. D’altronde lavora per i suoi cittadini, non ricerca posti né cariche. Certo, noi siamo strumentali perché ambiamo a fare i politici di professione, stipendiati di lusso, e lo amareggiamo. A questo ci crede solo lui, perché la cosa è talmente ridicola che fa quasi tenerezza. La sua bramosia di potere è sotto gli occhi di tutti, la sua storia ne parla. Ed anche l’immediatezza nel rispondere ci lascia intravedere un Sindaco indaffarato e laborioso, che non si gira i pollici aspettando di leggere le ennesime critiche al suo operato inoperoso perché è giustamente oberato di lavoro. Peccato che poi risponda al volo, annoiato nella sua paciosa indolenza.

Ma poi va avanti, invece di tacersi per pudore straparla di cose che ignora, e di cose che lo preoccupano a tal punto da avere i nervi scoperti. Nessun accenno all’Asite ed alla Solgas, due partecipate indebitate fino all’osso e amministrate coi piedi. E se ne comprende il perché, di questo rumoroso silenzio: sono semplicemente indifendibili. Poi si permette di rimandare al mittente le questioni Ned e centrale a biomasse, lui, con la sua posizione “democristiana”, in pratica con una stucchevole non posizione. Difatti non s’è mobilitata la popolazione fermana per protestare, e non s’è mobilitata anche contro questa amministrazione comunale. La posizione del Prc di Fermo invece è sempre stata chiara al riguardo, una posizione ferma, coerente, certa. E siamo stati tra i pochi a proporre una soluzione per i lavoratori della ex Sadam. Ma non eravamo noi quelli che non propongono mai nulla da otto anni a questa parte?

Riguardo la sabbia di Marina Palmense, invece, la legge insegue noi del Prc, che però stranamente non abbiamo problemi con la legge. Non è stato rinviato a giudizio Di Ruscio per questo, evidentemente non è così.

E la viabilità otto anni fa era veramente impossibile, la gente non arrivava in tempo al lavoro: file interminabili. La Strada Nuova era una storica passeggiata difficoltosa, oggi con le macchine parcheggiate sopra è tutta un’altra cosa. Le rotonde ovali poi sono veramente geniali, o quella davanti al cimitero rifatta più volte, costosa e stretta, che oggi ci fa arrivare “agevolmente” ad una sede provvisoria della Provincia, altrimenti irraggiungibile. E le mini rotonde davanti a Villa Vitali e prima dei Cappuccini - che delimita una variante avariata ad “alto” scorrimento - ci hanno cambiato la vita. In ultimo, velo pietoso riguardo le diverse varianti che si vuol far credere fatte per la comunità e non per altro. Come se i soggetti interessati non fossero suoi grandi elettori. Come votassero tutti Prc.

Insomma, si diceva, come al solito si spande il nulla in maniera molto abile, attraverso alcuni mezzi di stampa che di questo nulla ne fanno agiografia, mercificando fantomatici risultati di un passato recente che però è sotto gli occhi di tutti, e che nessuno può mistificare. Quest’amministrazione è fumo negli occhi, anche nelle inconsistenti risposte del suo fac-totum.

Il Segretario di Federazione del PRC di Fermo

Il Segretario di Circolo del PRC di Fermo

Il Gruppo Consiliare del PRC di Fermo

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