lunedì 31 maggio 2010

Sangue umanitario


ISRAELE: UN ATTO DI GUERRA CONTRO L’UMANITÀ.

L’aggressione israeliana alla flotta umanitaria è un atto di guerra contro tutta l’umanità. Infatti nella Storia moderna mai era fino ad ora avvenuto che uno Stato assalisse e uccidesse, decine di pacifisti disarmati, mentre tentano di trasportare aiuti umanitari ad una popolazione sequestrata dopo un’azione di guerra unilaterale condannata da tutte le istituzioni internazionali. L’assalto di oggi è stato possibile perché Israele sa di poter continuare a fregarsene completamente di ogni accordo internazionale e di potersi ritenere al di sopra di ogni legge e di ogni Convenzione grazie ad una totale impunità garantitagli da decenni da alcuni governi occidentali, innanzitutto dagli USA. La responsabilità dell’azione odierna ricade anche su coloro che, pure in Italia, hanno sempre difeso “senza se e senza ma” ogni atto di guerra e ogni violazione del diritto umanitario da parte di Israele; simili atti hanno favorito la convinzione nel governo israeliano che qualunque atto di forza alla fine sarebbe comunque stato accettato dall’opinione pubblica occidentale. Vorrei ad esempio sapere cosa ne pensano ora i vari editorialisti del Corriere e quei dirigenti del PdL e del PD che hanno accusato di razzismo la Coop per aver sospeso la distribuzione di alcuni prodotti israeliani sospettati di provenire da colonie sorte su territori occupati illegalmente. Quali parole troveranno ora per difendere Israele? Invocheranno la legittima difesa contro centinaia di pacifisti disarmati? Va rilanciato, come strumento di lotta nonviolenta, il boicottaggio contro i prodotti israeliani, innanzitutto quelli provenienti dai Territori Occupati; di fronte all’atto criminale odierno va chiesto all’Italia e all’Unione Europea l’immediata rottura di ogni accordo militare con Israele e il ritiro dei propri ambasciatori. Invito ad organizzare oggi la più ampia mobilitazione in tutte le città in previsione di una necessaria mobilitazione nazionale da organizzarsi nei prossimi giorni.

Riporto le parole di Vittorio Agnoletto perché ammetto di fare una fatica pazzesca a trovarne di mie. Semplicemente non ne ho. Dico solo che l'aggressione assassina consumata in acque internazionali è un atto di pirateria, proprio secondo le convenzioni e le leggi internazionali.

Nessun commento: