Tra il 16 ed 18 settembre del 1982 circa 150 falangisti cristiani, alleati dell'esercito israeliano, che controllava il campo profughi e che lanciava razzi al fosforo per illuminare il cielo a giorno, massacrarono circa 3.500 palestinesi inermi. Il campo profughi in Libano era una conseguenza dell'occupazione sionista della Palestina del 1948. Questo è solo uno dei tanti massacri perpetrati da quello che l'intellettuale ebreo Leibowitz definisce l'esercito "ebreo-nazista". La pulizia etnica in terra di Palestina prosegue anche in questi giorni, in queste ultime ore. A Gaza c'è ancora l'apartheid e continua la colonizzazione coatta della Palestina, esattamente come esistono ancora i Territori Occupati.
domenica 18 settembre 2011
Sabra e Shatila: l'eccidio dimenticato
Tra il 16 ed 18 settembre del 1982 circa 150 falangisti cristiani, alleati dell'esercito israeliano, che controllava il campo profughi e che lanciava razzi al fosforo per illuminare il cielo a giorno, massacrarono circa 3.500 palestinesi inermi. Il campo profughi in Libano era una conseguenza dell'occupazione sionista della Palestina del 1948. Questo è solo uno dei tanti massacri perpetrati da quello che l'intellettuale ebreo Leibowitz definisce l'esercito "ebreo-nazista". La pulizia etnica in terra di Palestina prosegue anche in questi giorni, in queste ultime ore. A Gaza c'è ancora l'apartheid e continua la colonizzazione coatta della Palestina, esattamente come esistono ancora i Territori Occupati.
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