martedì 6 settembre 2011

Facce di bronzo


Sempre nella stessa estate, qualche mese prima dello sciopero odierno questi loschi figuri firmano, congiuntamente, un accordo interconfederale che molti addetti ai lavori hanno definito aberrante, sicuramente con gli interessi dell'impresa prima di tutto. E' vero che l'italiano non sa pensare storicamente, ma che avesse addirittura perso la memoria a breve non lo ritenevo fosse possibile - aspettiamoci il peggio. E così dopo uno sciopero di mezza giornata, negli anni più bui della nostra giovane Repubblica, nel mezzo di attacchi erosivi alla Costituzione e di una crisi sistemica del modello economico capitalistico, una parte riesce nel difficile compito di, a stretto giro, prima firmare un accordo filo-governativo e subito dopo indire uno sciopero giornaliero appoggiato a mezza bocca dall'opposizione per far mostra di sé e delle proprie bandierine. Uno sciopero che non è ad oltranza, che non ingessa l'economia, che non crea disagio e non porterà a nulla, come abbiamo già verificato. Ma che, soprattutto, contrasta con l'accordo firmato a Giugno, portando in giro quei lavoratori che dovrebbero difendere.

I diritti dei lavoratori nelle mani di politicanti di mestiere e stipendiati dal posto fisso e dalle ferie pagate, l'una e l'altra Casta assieme.

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