Si sono scelti uno slogan impegnativo,
Nicola Loira e la sua coalizione: ”tutta un’altra storia”.
Speriamo ne siano all’altezza! Le
perplessità sulla volontà di cambiare realmente le cose in questa città, che ci
avevano convinto a non aderire all’alleanza di centro-sinistra, sembrano
trovare conferma nelle prime dichiarazioni del neo-sindaco.
Si ripropongono tattiche, opportunismi,
ricerca di consenso fine a se stesso, cioè “ la solita storia”, a partire dalla
vicenda della formazione della giunta.
A tale proposito, sulla questione della
nomina dell’assessore Valerio Vesprini, nessuno ha posto l’accento su una
contraddizione macroscopica: Vesprini è tra i consiglieri comunali della scorsa
amministrazione che non hanno firmato le dimissioni per far decadere l’ex
sindaco Andrea Agostini.
Come è possibile oggi, decentemente, incaricarlo
come assessore di una amministrazione che solo grazie a quell’atto politico è
pronta a nascere?
Vesprini oltre ad essere candidato su una
lista concorrente, appunto l’UdC, non ha condiviso il programma della
coalizione e non può definirsi un tecnico. Possiamo definirlo soltanto un
discreto “portatore di voti”.
Ci chiediamo: queste contraddizioni sono
evidenti solo a coloro che stanno fuori dalla giunta oppure c’è la volontà di
non notarle proprio perché si è in giunta? Sembrerebbe veritiera quest’ultima
ipotesi, dato che le lungaggini per scegliere i nomi della giunta stessa sono
da addebitarsi alle contrattazioni con alcuni di quei partiti che non gradivano
questa presenza “estranea”. Tutta un’altra storia, appunto.
E’ sulle questioni concrete, lungomare,
porto, parcheggi, sulla volontà di gestire le cose in maniera “ecumenica”,
facendo contenti tutti e senza urtare con interessi costituiti, che dopo
l’amministrazione di centro-sinistra e di centro-destra vediamo nascere a Porto
San Giorgio il nuovo modello Marche: il centro-ambidestra.
I compagni del Circolo
del PRC di Fermo e P.S. Giorgio
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