sabato 14 marzo 2009

Autoritarismi a Fermo


Tralasciando il fatto, non da poco, riguardante la modalità della ricusazione della concessione della Sala Multimediale - regolarmente richiesta ed accordata nei tempi dovuti - avvenuta un giorno prima l’evento previsto (il 12 c.m.), che ha creato una serie di problemi logistici ed organizzativi. Tralasciando anche il fatto che la legge italiana che si presume - erroneamente - possa impedire un dibattito sulle Foibe (cosa invece prevista, basta leggere la legge stessa: “È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende…) è stata trovata alla prima voce di Google, conseguenza di una evidente imbeccata degli uomini di Aries e Terza Via, gente che usa scrivere “Shoà”. A parte tutto questo, già bastante a screditare definitivamente l’operato approssimativo di questo Sindaco e della sua attuale Giunta, bisogna ricordare a questi personaggi, che si improvvisano politici della nostra città determinandone i destini, ed a tutti i cittadini, che in questo territorio sono stati organizzati eventi ed incontri con gente condannata in primo grado o definitivamente, concerti di gruppi neofascisti e neonazisti, iniziative tese a riabilitare sanguinari dittatori del calibro di Mussolini, quando l’apologia del fascismo è, questa sì, anticostituzionale.

E’ evidente l’intento di questo Sindaco di raggranellare voti accontentando quelle forze di estrema destra che lo sostengono, al punto di usare arbitrariamente la politica del bastone e della carota, che lo qualifica per quello che è, un improvvisatore della politica stessa, un uomo senza ideali prestato all’amministrazione comunale per affare, e che fa tutto questo mostrando limiti democratici preoccupanti ed imbarazzanti.

Tutte le forze comuniste della città solidarizzano col Collettivo Antifascista del Fermano al fine di stigmatizzare la deriva autoritaria che sta prendendo sempre più piede in questa amministrazione comunale.

P.s. L’iniziativa si è poi svolta nella sede dell’A.N.P.I. di Fermo, e la Kersevan, che è stata esauriente, farà un esposto alla magistratura riguardo questa inammissibile censura.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso solo dire che qualcosa di simile sta succedendo anche a Tolentino, e credo in tutta Italia. Avete tutta la mia solidarietà, che però serve a ben poco.

Anonimo ha detto...

Serve la tua solidarietà, serve che ci uniamo per fermare le menzogne, perché vogliono nascondere la verità e non è ammissibile:

L'atteggiamento della destra e della sinistra.

Non si vede una grande differenza. La destra fascista ha trovato in questo argomento la possibilità di ribaltare il discorso delle responsabilità nella seconda guerra mondiale, passando da carnefici a vittime, con la possibile riabilitazione dei repubblichini di Salò ecc. La sinistra ha trovato l'occasione per prendere le distanze dal proprio passato partigiano, con tutta una serie di distinguo e di "ammissioni" in cui le foibe erano funzionali in quanto venivano attribuite a partigiani, sì, ma "slavi" (e si sa che il razzismo antislavo è molto diffuso) e quindi la resistenza italiana poteva restarne fuori. La miopia di una simile posizione la si vede oggi, con un'operazione come quella di Giampaolo Pansa, che attacca direttamente la resistenza italiana.
C'è da dire, inoltre, che l'"operazione foibe" è funzionale alla politica estera italiana, tradizionalmente "espansionistica" verso la penisola balcanica. Anche in questo senso, centrodestra e centrosinistra non si distinguono. Noi di Resistenzastorica abbiamo una raccolta impressionante di dichiarazioni di esponenti del centro sinistra in senso neoirredentista, cioè tese alla rivendicazione delle "terre perdute", tema che oltre ad essere stato sempre tipico della destra, sembrerebbe oggi anche antistorico, nel momento dell'allargamento dell'UE. Eppure le dichiarazioni ci sono, anche di personaggi come Fassino.

Che cosa significa oggi commemorare i morti delle foibe?

Come ho spiegato, commemorare i morti nelle foibe significa sostanzialmente commemorare rastrellatori fascisti e collaborazionisti del nazismo. Per gli altri morti, quelli vittime di rese dei conti o vendette personali, c'è il 2 di novembre.