venerdì 5 giugno 2009

Laicismo


Laicismo

di José Saramago

Si fa un gran parlare della questione del laicismo, in termini non molto chiari secondo me, perché sembra si voglia ignorare la questione fondamentale soggiacente al dibattito: credere o non credere nell’esistenza di un dio che, non solo dovrebbe aver creato l’universo e quindi la specie umana, ma che dovrebbe anche diventare, alla fine dei tempi, il giudice delle nostre azioni terrestri, premiando le buone azioni con l’ammissione in un paradiso in cui gli eletti contempleranno il viso del Signore per tutta l’eternità, mentre, sempre per tutta l’eternità, chi ha commesso cattive azioni arderà nell’inestinguibile fuoco dell’inferno. Questo giudizio finale non sarà facile, né per dio né per quelli che dovranno poi farlo per lui, visto che non si conosce un solo caso di qualcuno che, in vita, abbia commesso esclusivamente buone azioni o cattive azioni. Caratteristica dell’uomo è l’incostanza nei propositi e nei fatti, sempre a contraddirsi da un momento all’altro. In tutto ciò, il laicismo mi sembra più una posizione politica determinata ma prudente che l’emanazione di una convinzione profonda sulla non esistenza di dio e quindi sull’impertinenza logica delle istituzioni che pretendono imporre il contrario alla coscienza della gente. Si parla del laicismo perché, in fondo, si teme l’argomento ateismo. Interessante in questo caso, però, è che la chiesa Cattolica, nella sua vecchia tradizione di fare il danno per poi chiedere i danni, continua a lamentarsi di essere vittima di un presunto laicismo “aggressivo”, nuova categoria che le permette di prendersela con tutti fingendo di attaccare una sola parte. La duplicità è sempre stata imprescindibile nelle tattiche e strategie diplomatiche della curia romana.

Bisognerebbe ringraziare la Chiesa Cattolica Apostolica Romana se smettesse di occuparsi di quello che non gli compete, la vita civile e la vita privata delle persone. Non ci si sorprenda però. Alla Chiesa Cattolica importa poco o nulla del destino delle anime, il suo obiettivo è sempre stato quello di controllare i corpi, e il laicismo è la prima porta da cui questi corpi cominciano a scappargli, e di conseguenza gli spiriti, visto che i due vanno sempre e ovunque insieme. Il dibattito sul laicismo non è altro quindi che una prima scaramuccia. Il confronto autentico arriverà quando in fine si opporranno credente e miscredente, portando a chiamare la lotta con il suo vero nome: ateismo. Tutto il resto sono giochi di parole.

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