giovedì 31 dicembre 2009

Buoni propositi per il nuovo anno


Tempo fa un NOTO RELIGIOSO, dalle onde radio di Radio Maria, ha risposto ad un ascoltatore che l'OMOSESSUALITA' E' UN ABOMINIO, perché a dirlo è la BIBBIA (Levitico, 18,22).
Un ABOMINIO CHE NON PUO' ESSERE TOLLERATO IN NESSUN CASO.
10 giorni fa quello stesso ascoltatore ha scritto questa lettera al NOTO RELIGIOSO...

Lettera del 16 maggio 2009

Caro sacerdote, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore.
Ho imparato davvero molto dal suo programma, e ho cercato di condividere tale conoscenza con più persone possibile.
Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio.
Fine della discussione.
Però, avrei bisogno di alcun consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle.-

Vorrei vendere mia figlia come schiava, come prevede Esodo 21:7. Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?-
Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Levitico 1.9). Il problema è con i miei vicini. Quei blasfemi sostengono che l’ odore non è piacevole per loro. Devo forse percuoterli?-
So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni (Levitico 15:19-24). Il problema è: come faccio a chiederle se ce le ha oppure no? Molte donne s’offendono.
- Levitico 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi. Può farmi capire meglio? Perché non posso possedere schiavi francesi?-
Un mio vicino insiste per lavorare di sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?
- Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è un abominio (Levitico 11:10), lo è meno dell’omosessualità. Non sono d’accordo. Può illuminarci sulla questione?
- Levitico 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all’ altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso occhiali per leggere … La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c’è qualche scappatoia alla questione?
- Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo è espressamente vietato dalla Bibbia (Levitico 19:27). In che modo devono esser messi a morte?
- In Levitico 11:6-8 viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri. Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti?
- Mio zio possiede una fattoria. E’ andato contro Levitico 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perché usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. È proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Levitico 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?

So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondermi a queste semplici domande.
Nell’occasione, la ringrazio ancora per ricordare a tutti noi che i comandamenti sono eterni e immutabili.
Sempre suo ammiratore devoto.”

lunedì 28 dicembre 2009

Il Grande Satana


Un vecchio ed illuminante articolo che spiega l'oggi:

Israele e Bush

IRAN NUOVO SATANA
Uri Avnery

Qualche settimana fa è accaduta una cosa curiosa: Israele ha scoperto che l’Iran è il Grande Satana. Tutto è successo piuttosto in fretta: nessun precedente sensazionale, nessuna nuova rivelazione. Come a comando di un qualche sergente istruttore, l’intera falange israeliana ha cambiato direzione. Tutti i politici, tutti i generali, tutti i media dispiegati, con il corollario dei soliti esperti prezzolati, hanno improvvisamente scoperto che adesso il pericolo terribile, reale e imminente, è l’Iran.
Per un’incredibile coincidenza, nello stesso momento è stata catturata una nave che si dice trasportasse armi iraniane dirette ad Arafat. E a Washington Shimon Peres, un uomo per tutte le stagioni e servo di tutti i padroni, raccontava a ogni diplomatico di passaggio di migliaia di missili iraniani che sarebbero stati dati agli Hezbollah. Sì, sì, gli Hezbollah (inquadrati dal presidente Bush nella lista delle ‘organizzazioni terroristiche’) stanno ricevendo delle armi terribili dall’Iran (inquadrato dal presidente Bush nell’ ‘Asse del male’) per minacciare il beniamino del Congresso, Israele. Non sembra una follia? Ma no, questa follia ha una sua logica...

continua

giovedì 24 dicembre 2009

Fascisti di ritorno



Il ministro della Difesa ha dichiarato di voler solo sottolineare l'eroismo del corpo

A Livorno, presso la caserma Vannucci, il ministro della Difesa Ignazio La Russa elogia i corpi militari ricordando la Decima Mas, Junio Valerio Borghese e la Repubblica sociale.

La gaffe nostalgica ha ovviamente suscitato numerose polemiche. La Russa, per nulla pentito o imbarazzato dal fatto, ha dichiarato di voler semplicemente sottolineare l’eroismo riconosciuto della Decima Mas. “La Russa, militante nero sin da ragazzino – ha detto Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori – è un cuore nero, un nostalgico”. Dura anche la reazione del Pd.

“Davvero un elogio di cui non si sentiva il bisogno – ha affermato Filippo Penati, coordinatore della segreteria del Pd – soprattutto da parte di un ministro della Difesa. Avremmo preferito ascoltare parole che riguardassero un accenno ai nostri militari come presidio di democrazia”.

domenica 20 dicembre 2009

L'elogio della sosta


Comunicato stampa per intero:

Scrivo in merito al progetto insensato di creare un parcheggio in viale Ciccolungo, un progetto che richiede sovvenzionamenti alla Regione con la scusa della riduzione dell’inquinamento, ma che di fatto va a sbancare di ben quattro metri la scarpata che costeggia la prima parte del viale, e che rappresenta uno dei pochi esempi di verde spontaneo nel centro storico; uno sbancamento che poi richiederebbe un muro di contenimento decisamente alto che andrebbe ad impattare, a cozzare con il resto del luogo. Il progetto prevede anche un marciapiede mobile coperto che dovrebbe sostituire le storiche “scalette”, che immagino sarà un obbrobrio nello stile di un’amministrazione che non ha stile. Un progetto che questa stessa amministrazione non ha condiviso con i cittadini, non ha illustrato, non ha spiegato; ha solo deciso e basta, come al solito, in linea con il suo modus operandi autarchico. Tutto questo per creare poco più di una ventina di posti auto, che dovrebbero vincere l’inquinamento (il cemento al posto del verde) e riqualificare il centro storico, che dopo la realizzazione di questo progetto sarà sicuramente invaso da folle oceaniche. Ovviamente non ci crede nessuno, ma tant’è.


Difatti l’esigenza più sentita dagli abitanti del nostro viale è quella di un marciapiede, che richiederebbe solo un piccolo intervento, un piccolo sbancamento, e riqualificherebbe veramente il viale stesso. Così facendo lo si renderebbe più vivibile, percorribile a piedi, e lo si abbellirebbe, magari con delle panchine e dei punti di sosta per pedoni, che potrebbero così scambiare due parole o leggere un giornale fresco d’acquisto all’aria aperta. Oltre a questa è molto sentita l’esigenza di una manutenzione accurata e puntuale in una zona da sempre trascurata ed instabile.


Insomma, da un lato c’è la città nuova, la periferia in espansione, e dall’altro i vecchi percorsi, i vecchi luoghi d’aggregazione, i belvedere, e tutto quello che via via viene risucchiato dal nuovo, o, peggio, cade nell’oblio, anche attraverso una scarsa attenzione nei confronti della tradizione.


Per questo lasciamo da parte i cambiamenti mirabolanti, che sono solo costi aggiuntivi, o gli scempi obbrobriosi per partecipare alle speculazioni, che portano all’annullamento sentimentale, e facciamo crescere il carattere genuino di Fermo, che torni così ad essere una grande opera di consultazione, una specie di enciclopedia, una memoria collettiva, il tutto attraverso il proprio linguaggio, riscoprendone l’essenza e quella misteriosità, che è necessaria perché un luogo trattenga a sé (Pasolini docet).


A volte basta veramente poco per migliorare il posto dove si vive, e spesso basta guardarsi dentro e riscoprirsi, o forse semplicemente conoscersi.


P.s. Mercoledì 16 dicembre alle ore 21 si è svolta un’assemblea pubblica in merito alla questione in oggetto, un’assemblea che ha visto la partecipazione di molti cittadini. Unico neo: l’assenza di esponenti di quest’amministrazione.


Simone Tizi, un cittadino residente in viale Ciccolungo

lunedì 14 dicembre 2009

Il Mutandari


Durante un recente incontro di capi di governo Ue ha fatto disegnini di biancheria intima
poi ha passato i bozzetti agli altri premier perché potessero apprezzarli

Berlusconi, imbarazzo a Bruxelles
al vertice disegna mutande da donna

Fra i presenti c'erano Gordon Brown, Angela Merkel, Nicolas Sarkozy
Sul Mail on Sunday i commenti dei lettori: "Che buffone di leader hanno gli italiani"
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI



LONDRA - Silvio Berlusconi ne avrebbe combinata un'altra delle sue, una nuova gaffe internazionale in grado di suscitare ilarità o indignazione, a seconda dei punti di vista, da parte dei leader mondiali. Il primo ministro italiano, secondo quanto rivela il Mail on Sunday, ha scarabocchiato disegnini di "mutande femminili nel corso della storia" durante un recente vertice di capi di governo dell'Unione Europa a Bruxelles e poi ha passato i suoi bozzetti agli altri premier affinché potessero apprezzarli.

I leader della Ue stavano discutendo le questioni relative al cambiamento climatico in vista del summit di Copenhagen, in particolare la possibilità di dare maggiori aiuti in denaro alle nazioni povere del Terzo Mondo per combattere gli effetti del surriscaldamento globale, quando hanno notato che Berlusconi era intento a vergare qualcosa con impegno su dei fogli di carta. In un primo momento, scrive il giornale domenicale britannico, pensavano che facesse dei calcoli per dare il suo contributo al dibattito sulla complessa trattativa. Ma poi si sono resi conto che il premier italiano stava invece disegnando mutandine femminili.

Una fonte avrebbe detto al Mail che i disegnini, fatti passare di mano in mano agli altri leader presenti, includevano biancheria intima femminile usata da "donne egiziane, mutandoni dell'era vittoriana britannica, slip di seta di stile francese, tanga e g-string", sotto il titolo "Mutandine da donna attraverso i secoli". Riporta una fonte interpellata dal Mail: "Nessuno poteva crederci. Lui stava scarabocchiando rapidamente e poi ha messo in giro i suoi disegnini di mutandine femminili. Alcuni erano divertiti. Altri no".

Tra i leader che partecipavano alla discussione, svoltasi venerdì a Bruxelles, afferma il Mail on Sunday, c'erano il premier britannico Gordon Brown, il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente francese Nicolas Sarkozy, il premier irlandese Brian Cowen e la baronessa Cathy Ashton, nuovo ministro degli Esteri della Ue. Secondo il Mail i disegnini sono arrivati anche sul tavolo di Brown, che sembra averli tuttavia ignorati.

L'articolo sul sito del giornale conservatore britannico ha provocato decine di commenti da parte dei lettori. "Che buffone di leader hanno gli italiani!", è uno. "E' ora di constringerlo a fargli fare delle docce fredde", commenta un secondo. "Ricordiamoci di queste cose quando ci lamentiamo di Gordon Brown", osserva un terzo. "Ci vuole un italiano per ravvivare gli incontri della Ue", scrive un altro. "Poveri italiani, che leader imbarazzante" è ancora un dei commenti pervenuti al Mail.

giovedì 10 dicembre 2009

Come Bush


Premio Nobel, Castro accusa Obama di cinismo

giovedì 10 dicembre 2009 11:23

L'AVANA (Reuters) - L'ex leader cubano Fidel Castro ha criticato ieri il presidente Barack Obama per aver accettato il Premio Nobel e aver disposto l'invio di nuove truppe Usa in Afghanistan.

In ottobre, dopo la decisione che ha sbalordito la Casa Bianca, Castro aveva detto che l'assegnazione del Nobel ad Obama era una "misura positiva".

Secondo un funzionario Usa, quando accetterà oggi il Nobel, Obama contestualizzerà la guerra in Afghanistan come una parte di un più ampio piano di pace.

Ma Castro, che è sembrato fino a questo momento essere in favore di Obama, si è mostrato molto critico in un articolo pubblicato sul giornale statale.

"Perchè Obama ha accettato il Premio Nobel anche se aveva già deciso di combattere la guerra in Afghanistan? Non era obbligato a commettere un atto cinico", ha scritto Castro.

"Il presidente degli Stati Uniti non dice nulla delle centinaia di migliaia di persone, tra cui bambini e anziani innocenti, che sono morte in Iraq e in Afghanistan", ha detto, aggiungendo anche che le politiche correnti di Washington sono "le stesse di Bush".

Castro, 83 anni, ha guidato Cuba per più di 50 anni dopo aver preso il potere nella rivoluzione del 1959. E' stato rilegato ai margini da una malattia che lo ha obbligato l'anno scorso a passare il potere al fratello minore, Raul Castro.

Dal momento dell'operazione del giugno 2006, il più anziano dei Castro è stato visto soltanto in rare foto e video. Mantiene tuttavia un ruolo rilevante esercitando una chiara influenza sul governo, anche per mezzo delle sue lettere.

Nei suoi articoli il cambiamento climatico è stato un tema centrale, nell'articolo di ieri ha anche detto che i paesi ricchi dovrebbero fare il "massimo sacrificio" nella conferenza dell'Onu iniziata questa settimana a Copenaghen.

mercoledì 9 dicembre 2009

Montature

giovedì 3 dicembre 2009

Il nuovo presidente della guerra


Una risata amara...

Afghanistan: michael moore scrive a obama, no all’aumento delle truppe

lunedì, 30 novembre, 2009, 19:51

Washington, 30 nov. (Adnkronos) – Il regista-attivista Michael Moore ha scritto una lettera aperta al presidente Barack Obama, ammonendolo in qualita’ di ‘comandante in capo’ contro l’aumento delle truppe in Afghanistan. “Quando l’abbiamo eletta -ha scritto Moore- non ci aspettavamo miracoli. Non ci aspettavamo un grande cambiamento. Ma ci aspettavamo qualcosa. Pensavamo che lei fermasse la follia. Che fermasse il massacro. Che fermasse l’insana idea che uomini con i fucili possano riorganizzare una nazione che non ha nemmeno le funzioni di una nazione e non l’ha mai avute”, ha scritto Moore nella lettera pubblicata sul suo sito web ufficiale (michaelmoore.com). “Lei vuole davvero essere il nuovo ‘presidente della guerra’? Se lei andra’ a West Point domani notte e annuncera’ che vuole incrementare, invece di ritirarle, le truppe in Afghanistan, lei diventera’ il nuovo presidente della guerra”, sottolinea Moore riferendosi all’annuncio atteso per domani sera dall’Accademia Militare di West Point (si parla di 30.000 soldati in piu’). “Con un solo discorso, domani, lei potra’ trasformare una moltitudine di giovani, che sono stati la spina dorsale della sua campagna elettorale, in cinici disillusi. Potra’ insegnargli che quello che hanno sempre sentito dire e’ vero e cioe’ che tutti i politici sono uguali”, aggiunge Moore che e’ attualmente impegnato nella promozione in Asia del suo ultimo documentario “Capitalism: A Love Story” che non ha ottenuto i risultati sperato al box office statunitense, con 14 milioni di dollari incassati in nove settimane (’Fahrenheit 9/11′ ne incasso’ 119). In aggiunta alla lettera -secondo quanto riporta la Cnn- Moore questa settimana, da Tokyo, ha inviato un altro messaggio al presidente Obama. Questa volta da parte del padre, che e’ un veterano della Seconda Guerra Mondiale: “Le giro una richiesta da parte di mio padre e di un suo amico giapponese: ‘Mr. Obama, lei non conosce la guerra. Noi si’, e non la vogliamo piu’”.

mercoledì 2 dicembre 2009

RIFONDAZIONE COMUNISTA AL NO BERLUSCONI DAY


La crisi economica sta determinando una crescente e drammatica sofferenza. L'aumento della precarietà, la perdita di posti di lavoro, salari e pensioni con cui si fatica ad arrivare a fine mese sono il panorama comune a tutto il Paese. La crisi ha picchiato duro e il Governo Berlusconi non ha fatto nulla per uscirne: si è occupato dei suoi molti affari, delle sue televisioni, delle sue banche, delle sue assicurazioni, dei suoi numerosi e gravi problemi con la giustizia. Nulla per le lavoratrici ed i lavoratori, nulla per cercare di arginare gli effetti devastanti di una crisi economica che questo Governo si è dimostrato incapace di affrontare e di gestire.

Per queste ragioni il Partito della Rifondazione Comunista ha aderito alla manifestazione nazionale No Berlusconi Day del 5 dicembre, per queste ragioni scenderemo in piazza per chiedere a gran voce le dimissioni del Presidente del Consiglio.

In occasione della manifestazione la Federazione di Fermo del PRC ha organizzato un autobus con partenze da Fermo e da Porto San Giorgio. Per informazioni e prenotazioni contattare il 339.6211563 oppure inviare una mail a prc.fed.fermo@libero.it

martedì 1 dicembre 2009

Pacifisti


Afghanistan: Roma promette ulteriori truppe ad Obama*. Sarà la spesa sociale a pagarne il conto?

Gli USA si aspettano che gli “alleati”/subalterni NATO mandino 10.000 soldati in Afghanistan. Berlusconi avrebbe promesso di incrementare il nostro contingente di 4-500 soldati, forse ritirandone altri da Libano o Kosovo, riferisce La Stampa (27 novembre 2009).

Ma chi pagherà il conto? Il quotidiano italiano riferisce che la missione in Afghanistan brucia oltre 500 milioni di euro all’anno, per giunta al netto di stipendi e usura dei mezzi. Ogni soldato costa circa 220 mila euro in termini di equipaggiamento, cibo e acqua, munizioni, carburante (solo di gasolio se ne bruciano 30 tonnellate al mese), che per via degli assalti della resistenza costano molto di più dei normali “pezzi di mercato”. Se il governo deciderà di inviare 500 soldati, serviranno altri 100 milioni di euro ogni anno.

Guarda caso, 500 milioni di euro sono l’entità dei tagli alla scuola del governo Berlusconi. Si taglia dunque l’istruzione per servire gli USA in Afghanistan?

Non si creda che il centrosinistra avrebbe fatto diversamente. Un’interpellanza del 2 luglio 2009 del sottosegretario di Stato per l’istruzione Giuseppe Pizza ha posto l’attenzione sulla cosiddetta “clausola di salvaguardia” introdotta dal governo Prodi nella legge finanziaria 2007. Il comma 620 dell’art. 1 della legge n. 296/07 aveva previsto per la scuola i seguenti risparmi: euro 448,20 milioni per l'anno 2007, euro 1.324,50 milioni per l'anno 2008 e euro 1.402,20 milioni per l'anno 2009. Risparmi da ottenere tramite taglio di docenti e personale amministrativo. Se il risparmio previsto non fosse stato realizzato, ecco la clausola per realizzare i detti risparmi tagliando i finanziamenti diretti alle scuole. Per l’impraticabilità politica di realizzare tutti i tagli previsti, il governo Prodi la dovette sospendere. Ora è il centrodestra ad usare la mannaia sulla scuola. Ed a buttare in mezzo alla strada lavoratori di questa nazione per pagare il conto delle guerre di Washington.

(*) Premio Nobel per la Pace