Annozero: dall'uomo che lavorava e mangiava solo arance da 5 giorni, che ha schiaffeggiato un intero popolo con la semplice umanità dell'accettazione di una sconfitta, fino ai cadaveri nel deserto a causa dei nostri "soddisfacenti" accordi per i respingimenti. E poi quella ragazza costretta a mentire su di un manifesto contro la mafia, che è stata una pagina tra le più brutte di questa faccenda. Immane Vauro, come al solito.
Rosarno e la politica: è ovvio che questi eventi non possono altro che considerarsi "emergenziali", ma sono problemi politici. La politica, per definizione, è tutto ciò che attiene la città, è l'arte di governare gli Stati. Ma è soprattutto l'indirizzo, la linea da seguire, e deve fare cultura, una nuova cultura. Per questo serve una politica meno reazionaria, meno da colletti bianchi, una politica stradaiola ed internettiana al contempo, che sappia ancora indignarsi, metterci la faccia e picchiare duro, i pugni sui tavoli. Ma serve anche una politica del cittadino, serve un autocontrollo, un'autodisciplina, una cultura che riscopra la quintessenza della comunità, cioè la condivisione e la percezione che tutto ciò che accade agli altri interessa anche noi, direttamente o indirettamente. Che si torni a fare politica attiva, non solo nelle sedi di partito.
1 commento:
Benvenuto, straniero, in questi posti,
Dove la gioia si posa su ogni ramo
Ed il pallore fugge da ogni viso;
Ciò che non seminammo, non mietiamo.
Come la rosa l'Innocenza sboccia
In gota a ogni fanciulla;
L'Onore sulle loro ciglia trama,
Il gioiello salute adorna il loro collo.
William Blake
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