Come cittadino fermano residente in viale Ciccolungo, all’ultimo piano di una palazzina senza ascensore, ho dei ricordi risalenti già alla prima infanzia turbati dalla presenza continua dell’Astoria davanti al mio balcone, in mezzo al verde di un centro storico unico. Un albergo chiassoso costruito proprio sopra quello che un tempo fu un belvedere che dava lustro alla cittadina. I ricordi, misti alla speranza di poter un giorno ammirare quel belvedere, arrivano fino agli ultimi anni dell’amministrazione Di Ruscio, che, bloccata nella zona del maxiparcheggio ed in preda alla sindrome del fare, inizia un progetto nella zona sud di Fermo, esattamente dalle parti dell’Astoria. Dapprima progetta e costruisce un inutile ed orrendo ascensore a ridosso dello stesso albergo, un ascensore che l’allora opposizione contestò in maniera decisa e compatta. Poi, non paga, proseguì progettando ed appaltando la realizzazione di un altro ascensore, questa volta inclinato, poco sotto, esattamente a viale Ciccolungo. Ora, pare che questa nuova amministrazione di centro-sinistra voglia continuare l’opera iniziata dall’ex Sindaco Di Ruscio, giustificandosi, non tanto con l’irrinunciabilità dell’ascensore in sé, ma con la problematica delle penali, che andrebbero pagate alle ditte già aggiudicatesi l’appalto. Se tu, amministrazione comunale, giustifichi la costruzione di un'opera inutile con la scusa delle penali, allora mi devi quantificare le penali stesse e metterle in relazione ai costi di realizzazione dell’intera opera, compresi quelli della manutenzione, che pagheremo sempre noi cittadini. Ma la cosa non è stata fatta, in barba alla trasparenza. Che poi l'ascensore sia inutile è un dato di fatto, com'è un dato di fatto che l'opposizione a Di Ruscio, come accennato sopra, si fece anche dicendo che l'ascensore di fianco all'Astoria era una “ferita alla città”, lo dissero esponenti di rilievo dello stesso PD, partito dell’attuale Sindaco – che brutta cosa la memoria corta. Ed ora che si fa? Si aggiungono altre ferite in una sorta di perversa omeopatia del costruire?
Si sa, viale Ciccolungo non è un parcheggio ma un viale residenziale, e gli ascensori, o meglio le scale mobili, si fanno negli accessi predisposti al centro storico, ingressi esclusivamente nei pressi dei parcheggi principali. Va da sé che questo strambo ascensore inclinato in zona residenziale, con tanto di gettata di cemento ad inaugurare la “cementificazione zero” tanto strombazzata in campagna elettorale, è uno spreco di tempo e danaro, che andrebbero impegnati diversamente, per il bene comune.
Ma non è tutto, dato che pezzi di questa attuale maggioranza, vedi SEL e PRC, si sono espressi in maniera contraria, anche attraverso i giornali locali, evitando di lasciare tutto entro le segrete stanze della politica, tanto care ad alcuni.
Portare a compimento progetti della passata amministrazione non si chiama discontinuità, ma continuità.
Simone Tizi, Segretario del Circolo di Fermo del PRC
*Il titolo del comunicato è liberamente tratto da un romanzo di Amara Lakhous, Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio
1 commento:
La motivazione della giunta comunale è questa:bene, con lo stesso principio giustifichiamo anche tutti i mostri edlizi inutili costruti con spreco di denaro pubblico. Proprio incoraggiante l'inzio di questa "nuova" amministrazione!
Antonella Bracalenti
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