Martedì 10 gennaio si è tenuta
un’assemblea degli iscritti al Partito della Rifondazione Comunista - alla
quale, come da Statuto, hanno partecipato anche i soli simpatizzanti. Dopo una
lunga ed attenta disamina delle questioni dell’ultimo Congresso di partito
svoltosi a Napoli e della nuova realtà del governo Monti, gli iscritti hanno
eletto i membri del nuovo Direttivo del Circolo unificato di Fermo e P.S.
Giorgio (decisione presa all’unanimità nell’ultimo Comitato Politico Federale).
Gli stessi membri hanno a loro volta votato il nuovo Segretario. I membri
eletti sono i compagni Giorgio Benni, Simone Tizi, Stefano Faggio, Giacomo
Piergentili e Tiziana Mazzatenta. Come Segretario è stato poi votato il
sottoscritto. Nella stessa serata si è proceduto anche all’elezione dei membri
del nuovo Collegio di Garanzia, nei nomi dei compagni Giacomo Franca, Michele
Rubicini ed Alberto Bordò, con quest’ultimo Presidente. Come da priorità, all’interno
della discussione si è parlato diffusamente della questione inerente le
prossime elezioni amministrative a P.S. Giorgio. Molti dei compagni sangiorgesi
presenti hanno partecipato, come iscritti o come semplici interessati alle
questioni della loro cittadina, ad alcune sedute al tavolo del centro-sinistra,
nelle quali si è notata da subito una scarsa chiarezza riguardo la composizione
stessa della coalizione ed una scarsa fermezza nella decisione di non
antropizzare il territorio, l’adesione al famoso motto “cementificazione zero”,
requisito minimo per noi del PRC; il tutto infarcito anche da una scarsità di
idee che attanaglia il territorio fermano a prescindere dal colore politico
delle amministrazioni. Le questioni che ci allontanano dall’attuale coalizione
di centro-sinistra sono emerse come dirimenti, e pertanto formalmente ci
impediscono, fino a prova contraria, di sederci ancora per completare un
percorso in comune. Il dissenso è stato raccolto puntualmente, ed è a
disposizione di chi se ne interesserà per un eventuale confronto politico. A
coronamento di ciò c’è un evento essenziale, il nuovo governo Monti, che ha
pervaso il dibattito d’assemblea e che segna una svolta a livello nazionale
perché, di fatto, è sostenuto da entrambi gli schieramenti di centro-destra e
centro-sinistra, rendendo giocoforza impraticabile un’alleanza, anche locale,
con quei partiti che a livello nazionale perpetrano la macelleria sociale
tramite gli stessi tecnocrati che hanno contribuito a produrre la crisi:
banchieri, finanzieri e speculatori.
Simone Tizi, segretario del Circolo di
Fermo e Porto San Giorgio del PRC