mercoledì 8 febbraio 2012

Comunicato PRC


I sangiorgesi saranno chiamati ad esprimere, attraverso il voto, la coalizione e il percorso programmatico che forgeranno i futuri aspetti identitari della cittadina. L'esercizio di questo “potere democratico” in modalità consapevole e responsabile è ridotto al minimo. La comunicazione e la propaganda politica istituzionale e non (la rete) propongono una dialettica schiacciata su una riproposizione programmatica che è mera cosmesi, entrambe le coalizioni in questo non sono distinguibili, accanto ad una eccessiva personalizzazione delle candidature che nell'immaginario politico dell'elettore dovrebbero incarnare un ruolo salvifico. Noi di Rifondazione ci chiediamo se i cittadini sangiorgesi debbano arrendersi a questo destino e perciò, con le difficoltà del caso, ci stiamo mobilitando per cercare di invertire la rotta. Il Partito della Rifondazione Comunista e gli in(t)ignatos lanciano l'idea di dare vita ad un nuovo spazio pubblico locale e intercomunale, una costituente dal basso che sappia coniugare le istanze che i cittadini proporranno con le pratiche operative condivise per poi delineare una alternativa radicale, cioè una dialettica politica che può essere ripensata in chiave dei beni comuni. La sfida dei beni comuni - come abbiamo imparato con il referendum del giugno scorso - è la sfida della democrazia contro il saccheggio, l'autoritarismo e lo sfruttamento ambientale; ed è il massimo argomento di democrazia partecipativa: salute, ambiente istruzione, territorio, sicurezza, spazio, tempo, sono beni che tutti utilizziamo ma che possono essere degradati (le passate amministrazioni hanno pesanti colpe in merito) da un uso irresponsabile o dalla loro mancata ricostruzione. Rifondazione propone un approccio politico programmatico “conservativo” (difendere e curare il patrimonio) e “progressivo” (lottare per mettere questi beni effettivamente a disposizione di tutti). La loro non negoziabilità e indisponibilità al mercato è tale che la gestione deve essere non solo necessariamente pubblica, ma deve altresì comportare la partecipazione obbligatoria di tutti i cittadini. Ecco, questo vuole essere un “appello politico” affinché tutti i cittadini sangiorgesi, anche in modalità trasversale, sentano e raccolgano questa sfida che è soprattutto una grande rivoluzione culturale capace di trasformare il senso comune e dunque lo spazio politico in cui viviamo.

Il Circolo del PRC di Fermo e PS Giorgio

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