Crediamo che non ci siano più parole
per commentare l’assurdità di dieci anni di amministrazione Di Ruscio e, per
fortuna, di uno solo della attuale amministrazione Brambatti. Tra le tante perle
disseminate nel territorio, quasi sempre operazioni incompiute delle quali i
cittadini, molto più attenti di chi ci amministrata, di volta in volta ci
chiedono di occuparci, quella delle opere compensative previste nella
convenzione tra il comune di Fermo e la Società La Fontana Campiglione Srl ha
dell’incredibile. La Convenzione stipulata il 12/04/2011 tra l’allora dirigente
Strappato e la stessa società “La Fontana” - per intenderci la proprietaria del
complesso “OASI” a Campiglione - prevedeva che in cambio della realizzazione di
un ampliamente del Centro Commerciale e il non pagamento degli oneri di
urbanizzazione la ditta si sarebbe, e qui il condizionale è d’obbligo, impegnata
a realizzare “… quale opera addizionale, su area che l’amministrazione Comunale
dovrà indicare e mettere a disposizione, un immobile da destinare a pubblico
servizio (centro Sociale) di mq. 200 o altre opere pubbliche di importo
equivalente a servizio del quartiere Campiglione… ”. Il Comune quindi doveva
mettere a disposizione l’area per il Centro sociale o, in alternativa, prevedere
altre opere di utilità per il quartiere. Ad oggi nulla di tutto questo è
avvenuto. La beffa, se così la possiamo definire, dato che forse sarebbe meglio
definirla incapacità politica, è contenuta nella stessa convenzione dove, in
realtà, si dice chiaramente “… in ogni caso la realizzazione delle opere
addizionali e di urbanizzazione devono avvenire con regolarità e continuità
prima della costruzione o contestualmente alla costruzione del nuovo complesso
commerciale… ”. Come è bene a conoscenza di tutti, oramai, l’ampliamento
dell’OASI è stato completato moltissimi mesi fa e produce reddito alla società
“La Fontana”, non altrettanto possiamo dire per i benefici che la collettività,
in particolare quella di Campiglione,
avrebbe dovuto trarre da tale
operazione. Come sempre, e come oramai noto, la cosa pubblica viene messa in
secondo ordine rispetto agli interessi del privato. Tutto come in un filo logico
di continuità amministrativa tra il vecchio ed il nuovo. La Ceramica Lauretana,
l’area Vallesi ed ora le opere compensative della società “La Fontana” stanno a
dimostrare che tutta cambia perché tutto resti immutato. Fa strano, comunque,
che l’opposizione, che conosce molto bene quanto messo in atto da Di Ruscio e
C. rispetto a tali problematiche, sia
del tutto silenziosa, inerme e “connivente” politicamente. Dobbiamo prendere
atto che anche questo, purtroppo, rappresenta il lento e inesorabile decadimento
di quella che una volta si chiamava passione politica, trasformata oggi,
purtroppo, in un commercio politico di
piccoli favori di bassa manovalanza. E come è d’obbligo oramai, cari amministratori, dobbiamo costatare con rammarico che anche questa non è politica.
Il Circolo di Fermo e Porto San
Giorgio del Partito della Rifondazione Comunista
2 commenti:
Vi diró di piú : quando é stato realizzato il multiplex i parcheggi del centro commerciale dovevano servire anche per il cinema invece il parcheggio viene chiuso con le sbarre. Perché nessuno controlla ?
Eh, noi abbiamo denunciato. ma pare che tutto poi rimane inascoltato. La prossima volta si dovranno votare e scegliere refenti diversi...
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