martedì 14 agosto 2012

Campiglione: la Fontana ed i suoi squali


Crediamo che non ci siano più parole per commentare l’assurdità di dieci anni di amministrazione Di Ruscio e, per fortuna, di uno solo della attuale amministrazione Brambatti. Tra le tante perle disseminate nel territorio, quasi sempre operazioni incompiute delle quali i cittadini, molto più attenti di chi ci amministrata, di volta in volta ci chiedono di occuparci, quella delle opere compensative previste nella convenzione tra il comune di Fermo e la Società La Fontana Campiglione Srl ha dell’incredibile. La Convenzione stipulata il 12/04/2011 tra l’allora dirigente Strappato e la stessa società “La Fontana” - per intenderci la proprietaria del complesso “OASI” a Campiglione - prevedeva che in cambio della realizzazione di un ampliamente del Centro Commerciale e il non pagamento degli oneri di urbanizzazione la ditta si sarebbe, e qui il condizionale è d’obbligo, impegnata a realizzare “… quale opera addizionale, su area che l’amministrazione Comunale dovrà indicare e mettere a disposizione, un immobile da destinare a pubblico servizio (centro Sociale) di mq. 200 o altre opere pubbliche di importo equivalente a servizio del quartiere Campiglione… ”. Il Comune quindi doveva mettere a disposizione l’area per il Centro sociale o, in alternativa, prevedere altre opere di utilità per il quartiere. Ad oggi nulla di tutto questo è avvenuto. La beffa, se così la possiamo definire, dato che forse sarebbe meglio definirla incapacità politica, è contenuta nella stessa convenzione dove, in realtà, si dice chiaramente “… in ogni caso la realizzazione delle opere addizionali e di urbanizzazione devono avvenire con regolarità e continuità prima della costruzione o contestualmente alla costruzione del nuovo complesso commerciale… ”. Come è bene a conoscenza di tutti, oramai, l’ampliamento dell’OASI è stato completato moltissimi mesi fa e produce reddito alla società “La Fontana”, non altrettanto possiamo dire per i benefici che la collettività, in particolare quella di Campiglione, avrebbe dovuto trarre da tale operazione. Come sempre, e come oramai noto, la cosa pubblica viene messa in secondo ordine rispetto agli interessi del privato. Tutto come in un filo logico di continuità amministrativa tra il vecchio ed il nuovo. La Ceramica Lauretana, l’area Vallesi ed ora le opere compensative della società “La Fontana” stanno a dimostrare che tutta cambia perché tutto resti immutato. Fa strano, comunque, che l’opposizione, che conosce molto bene quanto messo in atto da Di Ruscio e C. rispetto a tali problematiche, sia del tutto silenziosa, inerme e “connivente” politicamente. Dobbiamo prendere atto che anche questo, purtroppo, rappresenta il lento e inesorabile decadimento di quella che una volta si chiamava passione politica, trasformata oggi, purtroppo, in un commercio politico di piccoli favori di bassa manovalanza. E come è d’obbligo oramai, cari amministratori, dobbiamo costatare con rammarico che anche questa non è politica. 
Il Circolo di Fermo e Porto San Giorgio del Partito della Rifondazione Comunista

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vi diró di piú : quando é stato realizzato il multiplex i parcheggi del centro commerciale dovevano servire anche per il cinema invece il parcheggio viene chiuso con le sbarre. Perché nessuno controlla ?

Anonimo ha detto...

Eh, noi abbiamo denunciato. ma pare che tutto poi rimane inascoltato. La prossima volta si dovranno votare e scegliere refenti diversi...