martedì 6 gennaio 2009

IL BOICOTTAGGIO DELL'ECONOMIA DI GUERRA ISRAELIANA


Il boicottaggio dell'economia di guerra israeliana è stato lanciato - ormai da quasi due anni - in primo luogo da gruppi e personalità progressisti ebraici negli Stati Uniti e nella stessa Israele. Anche Neta Golan, a Roma per la manifestazione del 9 marzo 2002, ha rilanciato questa campagna civile per la fine dell'occupazione militare e coloniale della Palestina; da quella data, la campagna per il boicottaggio ha iniziato a prendere piede in varie forme su scala internazionale, oltre i confini del mondo arabo, dove i prodotti israeliani sono all'indice da sempre e dove - più in teoria che in pratica, per la verità - dovrebbe essere in vigore un boicottaggio ufficiale promosso dalla Lega Araba. Iniziative forti per la protezione del popolo palestinese e per il boicottaggio dell'economia di guerra israeliana sono in atto anche in Canada, particolarmente nel Quebec, promosse congiuntamente da comitati di solidarietà con i Palestinesi e gruppi ebraici progressisti. Alcuni gruppi, soprattutto in Israele, sostengono il boicottaggio delle merci e dei prodotti provenienti dai Territori Occupati e dalle alture del Golan e contrassegnati illegalmente "Made in Israel"; dopo l'adesione a questa posizione da parte di alcune catene di distribuzione inglesi, il governo britannico ha proibito la vendita di questi prodotti sul territorio del Regno Unito.

Tutte le infromazioni qui:
e qui:

Nessun commento: