"Prendi dei gattini, dei teneri micetti e mettili dentro una scatola" mi dice Jamal, chirurgo dell'ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, mentre un infermiere pone per terra dinnanzi a noi proprio un paio di scatoloni di cartone, coperti di chiazze di sangue. "Sigilla la scatola, quindi con tutto il tuo peso e la tua forza saltaci sopra sino a quando senti scricchiolare gli ossicini, e l'ultimo miagolio soffocato." Fisso gli scatoloni attonito, il dottore continua "Cerca ora di immaginare cosa accadrebbe subito dopo la diffusione di una scena del genere, la reazione giustamente sdegnata dell'opinione pubblica mondiale, le denunce delle organizzazioni animaliste..." il dottore continua il suo racconto e io non riesco a spostare un attimo gli occhi da quelle scatole poggiate dinnanzi ai miei piedi. "Israele ha rinchiuso centinaia di civili in una scuola come in una scatola, decine di bambini, e poi la schiacciata con tutto il peso delle sue bombe. E quale sono state le reazioni nel mondo? Quasi nulla. Tanto valeva nascere animali, piuttosto che palestinesi, saremmo stati più tutelati."
Vittorio Arrigoni, continua...
Vittorio Arrigoni, continua...
1 commento:
La cosa che dovrebbe sorprenderci di più è l'assoluta mancanza di reazioni logiche, da parte del mondo politico, a questi eccidi. Non parlo solo della destra o della pseudo-sinistra italica, mi riferisco anche al resto del pianeta. E mentre un popolo viene piano piano sterminato, freddamente e lucidamente, nessuno azzarda più neanche come soluzione quella di uno stato Palestinese, di un vero stato libero e sovrano. Si commette reato di opinione ricordando a tutti che da oltre 60 anni più di 3.700.000 Palestinesi vivono nei campi profughi a dispetto degli impegni presi dall'ONU nel 1947 all'indomani della creazione di israele? Ma soprattutto, ricordare tutto questo, cosa ha a che fare con l'antisemitismo? Ciao, Alberto.
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