Massimo D’Alema ribadisce la possibilità e forse l’auspicio di un’alleanza tra il Pd e l’Udc. E lo fa nello stesso giorno in cui il leader dei centristi Pier Ferdinando Casini e Antonio Di Pietro, leader dell’Idv, primo alleato dei democratici, litigano e si insultano. Segno che i piani alti del Nazareno stanno pensando a staccarsi dai dipietristi per spostarsi al centro e riconquistare i cuori cattolici?
L’analisi di D’Alema è arrivata oggi, durante un dibattito sui rapporti Italia-Brasile nel circolo democratico di via dei Giubbonari, nel centro storico di Roma. Di Punto in bianco una signora seduta nella piccola sala ha interrotto l’ex premier e lo ha costretto a parlare di politica italiana: “Ma perché continua a dire che dobbiamo allearci con Casini?”. Massimo D’Alema non si è fatto trovare spiazzato e ha immediatamente replicato: “E lei perché vuole che continui a vincere Berlusconi?”. La militante a sua volta ha sottolineato di avere tanti amici pronti a votare per il Pd. E ancora D’Alema: “Se lei porta un numero di amici pari al 7% che ha l’Udc avremmo risolto. Ma sono alcuni milioni di voti. Bisogna fare sempre – ha concluso D’Alema – un’analisi concreta delle situazioni e bisogna tener conto dei rapporti di forza. In questa sede di Casini possiamo dire solo che è uno dei pochi parlamentari italiani che si occupano di America Latina e questo è un merito indiscusso”.
D’Alema ha anche commentato la crisi economica italiana. “L’aumento della spesa corrente in Italia – ha affermato – è il vero fallimento di Silvio Berlusconi”. L’ex premier ha sottolineato che da quando Berlusconi è presidente del Consiglio la spesa corrente in Italia è aumentata di 6-7 punti sul pil. “Dopo dieci anni questo dovrebbe essere chiamato fallimento”.
Come volevasi dimostrare.
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