giovedì 3 maggio 2012

Accordi e disaccordi



Apprendiamo dai giornali che per la chiusura della campagna elettorale di Nicola Loira viene a Porto San Giorgio Walter Veltroni. Ricordo con un certo disappunto quando l’allora segretario del PD, in combutta con Berlusconi ed il centro-destra, si adoperò per uno sbarramento ad hoc al fine di estromettere dal Parlamento quelli che venivano chiamati “i cespugli”, cioè quei partiti comunisti che erano una spina nel fianco di una sinistra sempre più di centro e sempre più infatuata dalle liberalizzazioni e dall’accanimento verso ogni conquista sociale ottenuta dai lavoratori con le lotte e col sangue. Me lo ricordo come il politico che più ha rappresentato la fine della sinistra in Italia - credo che oggi vada sparlando di un governo Monti che “fa cose di sinistra”, quando ai tempi della nascita del suo partito andava dicendo che la sua nuova creatura non era di sinistra ma riformista. Me lo ricordo intento a farci credere di lasciare la politica, per poi ritornare più agguerrito di prima, eterno picconatore dei suoi stessi ideali, che oggi difatti misconosce (mai stato comunista, ci dice). Insomma, per molti una iattura, e se fossi in Loira farei tutti gli scongiuri del caso. Quello che però mi premeva evidenziare è il fatto che alcuni comunisti, dimentichi del passato recente, pur di esserci si alleano con coloro che non solo non curano gli interessi dei lavoratori - e ad essi non si appoggiano - ma che hanno anche fatto del tutto per estrometterli dal Parlamento, in una continuazione di potere anticomunista (DC, Gladio, Chiesa eccetera). Anche se, a loro detta, non usano “frasi vuote e demagogiche” da urlare ai quattro venti. E quindi, stanchi “di una presunta e sterile purezza ideologica”, si decidono per una produttiva ed impura (sono solo i contrari di sterile e puro) campagna a sostegno di Nicola Loira sindaco, con Walter Veltroni ospite d’onore.


Simone Tizi, Segretario del Circolo del PRC di Fermo e PS Giorgio

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che una certa politica fosse giunta al capolinea ne avevamo sentore in molti, ma che si potesse arrivare alle richieste di epurazione nelle coalizioni di centro-sinistra (vedi Sant’Elpidio a Mare ed ora Porto San Giorgio) ad alcuni sembrava decisamente impensabile - purtroppo noi del Partito della Rifondazione Comunista non ne siamo per nulla sorpresi, e da subito ne siamo stati estranei. Le dinamiche politiche, pur in un Paese che non riesce a pensare storicamente come il nostro, parlano chiaro da molti anni. Sappiamo tutti in cosa si è trasformato il partito erede del vecchio PCI, come conosciamo la radicale ortodossia dei partiti orfani della DC. Tutti conoscono la storia, quindi tutti sanno che niente è più violento, estremo e radicale del fondamentalismo religioso. Perciò non sorprende affatto che siano proprio quei partiti di matrice smaccatamente cattolica a rivendicare epurazioni, ieri toccava agli eretici ed oggigiorno ai comunisti - una sorta di maccartismo italiano sotto forma di “casinismo”. Fa specie ad alcuni, come scrivevo poco sopra, che presunti partiti di sinistra (anche se Veltroni, fondatore del PD, ci disse che il suo partito non era di sinistra ma riformista, quindi contraddire l’ideatore parrebbe fuori luogo) si assoggettino a queste operazioni di bassa lega, di piccolo cabotaggio, di infima politica (m’è scappato il termine “politica”, me ne scuso). Molti altri ancora, invece, rassegnati allo sfacciato centrismo del PD, si sorprendono per quegli altri partiti di sinistra che insistono nello starci assieme, vedi SEL o il PdCI. Ma sono solo retaggi d’ingenuità, presto accantonata dalla solita storia, dai fatti riscontrabili in molte altre amministrazioni, non ultima quella di Fermo. Per questo noi del PRC, che ingenui non siamo e la storia la subiamo da anni, non ci sorprendiamo affatto. Restiamo però fermi nel condannare queste vicende che di politico non hanno nulla, e che sono uno spettacolo vergognoso per un Paese in crisi ed affamato – lo sarebbero comunque, ma oggi lo sono di più. Ci permettiamo anche di dire che se ci sarà epurazione a PSG, dopo delle primarie organizzate e votate assieme, l’imbarazzo sarà totale ed insostenibile. Che si possa arrivare a giocare ancora coi simboli dei partiti partecipanti alla coalizione che tra poche settimane dovrebbe garantire governabilità in base ad un programma avanzato, e che si presume condiviso da tutte le forze politiche ad oggi presenti, è vergognoso - scusatemi ancora, ma non ho trovato un termine più appropriato per rappresentare questo passaggio fedelmente tratto da un giornale locale: "Proprio Biondi, nel disperato tentativo di convincere l’Udc ad accettare un’alleanza con il Pdci (“d’altronde - fa - Rifondazione manco c’è. Sono solo i Comunisti Italiani, i centristi potrebbero fare un’eccezione!”), organizza nello studio di Nicola Loira un vertice a tre tra lui, Interlenghi e Pagnotta”. Se questa è la politica ufficiale, meglio quella del bar sottocasa.

Voglio chiudere questo veloce sfogo, dettato dalla lettura a mezzo stampa di fatti tanto imbarazzanti quanto realistici, con una speranza (che diventi previsione) possibilmente positiva e rassicurante. Spero, perlomeno, che tutti questi balletti indecenti servano ai compagni per stare lontani il più possibile da coalizioni con dentro il PD ed affini. Questo non tanto perché vorremmo sentirci precursori, ma affinché le forze di sinistra prendano esempio dal PRC a Porto San Giorgio. Prendano coraggio e si emancipino dal PD, iniziando a comprendere che si deve starne fuori se in futuro si vuole poter amministrare diversamente, ricostruendo una aggregazione a sinistra dello stesso PD. Autonoma e scevra da ogni disvalore centrista. Una forza laica, operaista ed anticapitalista. Questa scelta deve diventare un punto di partenza per una politica diversa, e necessaria.

Simone Tizi, Segretario del Circolo del PRC di Fermo e PS Giorgio

Anonimo ha detto...

complimenti per l'ottimo risultato ottenuto a porto san giorgio. 94 voti. manco i parenti.

Anonimo ha detto...

Sbagli nel dare addosso così ferocemente. Non c'è problema nello sbagliare talvolta l'approccio ad un evento. In realtà ci si doveva soltanto presentare ad una competizione amministrativa e a quello erano chiamati gli elettori. Su questo si sarebbe potuto lavorare. L'analisi non manca come leggo dal lungo articolo del segretario, forse troppa e troppo saccente; la competizione era più limitata. Non serviva fare più del necessario e non so se il necessario fosse presentare una lista autonoma; so che nessuno si era presentato per prendere soltanto i voti dei parenti. Comunque, il fondo è stato toccato e rimettersi in discussione potrebbe aprire vie nuove per non lasciar morire l'idea stessa di un partito come il PRC, della Sinistra, oppure si può perseverare nell'attesa che siano gli eventi a decretarne la scomparsa.
Un compagno dispiaciuto per il risultato

Anonimo ha detto...

Hai ragione, non è un problema sbagliare l'approccio con qualche appuntamento ma così si finisce per bruciare il terreno intorno a noi. E ricominciare sarà sempre più difficile.......
Un compagno testardo ed ostinato

Anonimo ha detto...

E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte