Il rovescismo, quello che lo storico Angelo d’Orsi indica come la fase suprema del revisionismo, prende piede anche a Fermo, e il nostro Sindaco (nonché Assessore alla Cultura) se ne fa carico, incoraggiando le ambizioni, più che storiche, politiche, del senatore Marcello dell’Utri (un altro perseguitato dalle fantomatiche ‘toghe rosse’). Infatti il succitato Senatore è stato invitato, previa illustrazione da parte del Sindaco al Caffè letterario, dalle sezioni marchigiana e fermana del Circolo del Buon Governo per presentare ai fermani i chiacchierati diari di Mussolini, con l’intento evidente di esaltare la figura di questo ‘benemerito’ statista, che tanto bene ha fatto all’Italia nel ventennio, promulgando, tra l’altro, le leggi razziali del 1938.
Ora, non fosse già di per sé un’operazione del tutto fuori luogo, considerando anche il clima di violenza verso gli extracomunitari che preoccupa oggi il nostro Paese, bisogna ribadire che uno dei massimi storici internazionali del fascismo, Emilio Gentile, Docente di Storia contemporanea all'Università
C’è inoltre da rimarcare il parere del Presidente Associazione Grafologi Professionisti, prof. Roberto Travaglini, che, dopo uno studio di due mesi, li ha dichiarati inequivocabilmente falsi, già nel 2005.
Dispiace vedere il Sindaco di una città come Fermo dare credito ad un’operazione politica così sfacciatamente raffazzonata e menzognera, vederlo concedere il Centro congressi di San Martino e vederlo salire sul palco; dispiace ancor di più pensare a quanti fermani prenderanno per vera questa bufala.
Fermani, venerdì prossimo fatevi un favore, statevene a casa; boicottate quest’operazione politica basata su di un revisionismo d’accatto.
1 commento:
La contestazione c'è stata, e si è svolta in maniera civile, accalorata e sentita. Ora, dopo aver ascoltato il nostro Sindaco accostare la parola statista al nome del dittatore fascista Benito Mussolni, urge ritiro pubblico della sua tessera dell'A.N.P.I..
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