mercoledì 17 dicembre 2008

Occhettiani


Lo scontro al calor bianco è su soldi e immobili. Rifondazio­ne ha il finanziamento pubblico fino al 2011. Dice un bertinottiano di rango: «Rappresentiamo il 47 per cento del partito. Vogliamo il 47 per cento delle risorse». Un'ipotesi che non viene presa nemmeno in considerazione dell'attuale gruppo dirigente del partito: «Il Prc c'era, c'è e ci sarà. Chi se ne va, va via a mani vuote» afferma Grassi. Non solo. Rifondazione dispone di un patrimonio consistente di sedi, appartamenti, foresterie: «Se non ce le danno le occupiamo» dico­no i vendoliani che pensano di attuare il «metodo Cossutta». Nel '98 ai tempi della scissione che diede vite al Pdci — i cossuttiani si presero manu militari le federazioni dove avevano la maggioranza. Ora Vendola con­trolla tutto il Sud ma al quartier generale di Ferrero non vogliono mollare. E da ieri è partita la mo­ral suasion sui territori. Che suona più o meno così: «Che garanzie dà la prospettiva di fare un partitino con Sd, per poi andare nel Pd?». Ma la carta più forte che i seguaci di Ferrero si giocheranno sul territorio è l'orgoglio di partito. Nei giorni scorsi il segretario ha già bollato come «occhettiani» quelli che vogliono abbandonare la falce e martello. Un'accusa che gli uomini di Vendola considerano «rozza». Ma la battaglia riguarderà anche l'«onore del passato».

Dopo aver disertato il Cpn, ecco la battaglia dei vendoliani. Che tristezza...

1 commento:

Nihil ha detto...

Hai proprio ragione: che tristezza. I vendoliani stanno paralizzando un partito che avrebbe bisogno di guardare avanti (e non "oltre" lesperienza comunista, come loro sostengono) e dimostrano di essere attaccati al potere come pochi altri. Che facciano questo soggetto unico con Sinistra Democratica e non se ne parli più. Affinché il PRC possa continuare senza pesi e zavorre l'esperienza iniziata dalla sua fondazione e senza rinnegare nulla del proprio passato, anzi, valorizzando la prospettiva comunista che tanto fa orrore agli accoliti del buon Vendola.