martedì 5 luglio 2011

Comunicato PRC



Il PRC ha sempre sostenuto la necessità, a Fermo, di ritornare a fare politica per dare risposte concrete alle necessità di questa città che, per troppi anni, è stata invece oggetto di “disattenzioni” a vari livelli che non hanno certo aiutato la stessa a crescere. La nostra scelta immediata e convnita, senza tatticismi né giochi di potere, sulla candidata sindaco Nella Brambatti la dice lunga su come il nostro partito intenda la politica. Le idee, il rispetto delle persone, il dialogo e la partecipazione alle scelte devono essere preminenti rispetto a personalismi e tatticismi. Però, forse per inesperienza e forse anche per superficialità, alcuni passaggi della nuova amministrazione risultano improntati alla vecchia logica della politica. Dopo lo scivolone della nomina degli assessori, anche quella della nomina dei presidenti delle Commissioni Consiliari non sembra essere stata condivisa, e partecipata, da tutte le forze politiche o, quantomeno, condivisa a livello di segreterie di partito. Il PRC aveva più volte dichiarato la sua assoluta indisponibilità ad indicare ed accettare nomine a qualsiasi livello, ma era ed è molto interessato affinché l’amministrazione ponga, fin da subito, l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali da risolvere, tra questi il problema di riqualificare due strutture dismesse e che per diversi aspetti hanno caratterizzato, nel bene e nel male, la vita lavorativa ed economica del nostro territorio, la SADAM e la SACOMAR. Sulla prima abbiamo letto proposte da parte dell’IDV che onestamente ci hanno lasciati, quantomeno, perplessi, vista la necessità di affrontare il tema con serietà e non già con battute o ipotesi che altro non fanno che illudere ancora una volta lavoratori e cittadini. La seconda problematica, non meno importante, riguarda la SACOMAR, azienda per anni all’attenzione cittadina per il grave inquinamento causato sia all’interno che all’esterno dell’area. La presenza, nella struttura, di amianto in cattivo stato di manutenzione oltre all’inquinamento del suolo rendono il problema SACOMAR urgentissimo da risolvere e deve coinvolgere sia la Provincia che la stessa Regione. Una riconversione della struttura a centro fieristico potrebbe ridare dignità sia alla zona e soprattutto alla struttura architettonica, che rappresenta una testimonianza della storia passata del nostro territorio. Da ultimo si segnala anche il grave stato di abbandono della ex Ceramica Lauretana divenuto ricettacolo oramai di cumuli di immondizia tra cui, rifiuti tossi e nocivi, consistenti quantità di amianto ammalorato, televisori e rifiuti speciali di ogni genere. Struttura che deve essere, urgentemente, quantomeno messa in sicurezza anche attraverso l’intervento delle autorità preposta alla vigilanza e controllo, ASUR, ARPAM, ufficio Ambiente Comunale, Vigili Urbani. Dare un segnale immediato di attenzione a queste problematiche vuol dire avere interiorizzato e consapevolmente capito che è finito il tempo delle promesse ma è giunto il tempo delle risposte.

Il Circolo del PRC di Fermo

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri: "La cosa stride ancor più perché in quella rosa vi era il nome di Giorgio Benni" (evidentemente indicato dal PRC...)

vs

Oggi "Il PRC aveva più volte dichiarato la sua assoluta indisponibilità ad indicare ed accettare nomine a qualsiasi livello" ... ma come, non avevate indicato Benni nella rosa? Boh.

Anonimo ha detto...

Mi sembrava piuttosto chiaro che si parlasse di altro, cioè di nomine a presidenze di enti o partecipate, le classiche "sistemazioni" per accontentare. Abbiamo ribadito più volte che a noi interessavano solo quei ruoli politici che i cittadini e le competenze indicavano, cioè quelli del consigliere e dell'assessore. Ma credevo fosse chiaro. Qua sembra di parlare coi bambini.

Anonimo ha detto...

e che c'azzeccano le presidenze di enti o partecipate con le nomine dei presidenti delle commissioni consiliari? A ri-boh.

Anonimo ha detto...

Quelli erano solo due esempi. Il senso è che, a parte i ruoli di consiglere ed assessore, ruoli scelti da un mix di preferenze e competenze, a noi non interessa nient'altro, e non vogliamo che poi qualcuno possa ricamarci sopra. Tra l'altro dare la presidenza della commissione all'Urbanistica ad uno dello stessa lista dell'assessore è un discreto conflitto d'interessi, dato che dovrebbe fungere anche da controllore e garante. Ma tant'è, i conflitti fioccano.

Anonimo ha detto...

ma che c'azzecca ora il conflitto d'interessi (che riguarda interessi personali o di lavoro) con le cariche di ass. e pres. di commissione a esponenti della stessa lista? A ri-ri boh. Ci rinuncio.

Anonimo ha detto...

A parte il fatto che, visto che ad ogni punto sollevato ti ho risposto in maniera definitiva, tu continui a spostare il discorso, ora arrivato ad una questione secondaria non sollevata nel comunicato. A parte questo, dicevo, è ovvio che se quella commissione la presiede uno della tua stessa lista la cosa è meno cristallina che se venisse presieduta da uno di un'altra forza politica.

Anonimo ha detto...

dove non arriva il centrodestra arriva la sinistra radicale, e l'opposizione ringrazia degli assist. quando la finirete di fare il cavallo di troia nel centrosinistra ?

Anonimo ha detto...

Cos'è la sinistra radicale? ah, tutto ciò che non è il PD, cioè un partito dichiaratamente riformista e non di sinistra, quello della Bicamerale con D'Alema e Violante sulle frequenze Tv, i due grandi salvatori di Berlusconi e fautori del berlusconismo. Quelli dell'Opus Dei e CL, quelli che disertano tutte le vitazioni utili, che si appropriano dei risultati amministrativi e referendari quando i primi sono stati ottenuti scalzando i loro candidati ed i secondi in barba alle privatizzazioni volute da quello stesso partito. Di questo parlavi, o dei viaggi ad Ischia e le nomine bislacche in assenza di un Pianificatore territoriale?

Anonimo ha detto...

Ma quale "sinistra radicale" stai parlando? Questa sarrebbe la "sinistra radicale anticapitalista"?!? La FdS?

Le confessioni di Paolo Ferrero

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
(26 Giugno 2011)

Altro che “alleanza per battere Berlusconi”!. Il “patto democratico” che Ferrero propone a Bersani è un autentica alleanza di governo per la prossima legislatura. Non siamo noi a dirlo. E' il segretario del PRC che rivendica esplicitamente questa prospettiva.

Già una decina di giorni fa, un'intervista rilasciata a Il Manifesto non lasciava dubbi al riguardo. Domanda :” Ma non siete voi a rifiutare l'ingresso al governo e quindi a dare alibi all'esclusione dalla alleanza di centrosinistra di cui pure vi lamentate?” Risposta: “ Non c'è per parte nostra alcuna pregiudiziale contro l'ingresso al governo. Prendiamo solo atto che vi è contro di noi una conventio ad escludendum”. Dal che emerge una prima confessione. Ferrero sarebbe disponibile a rientrare nei panni ministeriali, ma non rivendica ministeri per non compromettere, con una forzatura, il possibile accordo col centrosinistra. In altri termini: il non ingresso al governo del PRC- presentato nel partito come “svolta a sinistra”- è semplicemente la subordinazione di Ferrero alla condizione che Bersani ha posto per caricare il PRC nell'alleanza di centrosinistra. Altro che “svolta”! Ferrero rinuncia ai ministeri pur di fare l'alleanza con Bersani!

Ma qual'è la sostanza di questa alleanza? Lo chiarisce lo stesso Ferrero in una seconda esternazione su Il Manifesto (25 /6 pag.2).”Proponiamo un tavolo comune con PD,IDV,SEL per definire tutti i punti programmatici su cui siamo d'accordo. Sui punti su cui non vi fosse accordo facciamo primarie di programma dell'alleanza. Noi ci impegnamo a rispettarne l'esito. Pur non entrando al governo, ci impegneremmo a farlo nascere anche se non ne condividessimo il programma”. Splendido. L'autorevolissimo Paolo Ferrero conferma nel modo più clamoroso la nostra analisi sulla rotta della Federazione e del PRC. Ecco la “rivelazione”:

1)Il PRC ricerca un accordo programmatico di governo col PD per la prossima legislatura. Dopo tante rassicurazioni imbarazzate di segno contrario, la verità è finalmente ammessa.

2)Il PRC accetta le primarie su candidati e programmi come quadro di soluzione dell'accordo di governo, rimettendosi al loro esito. Dopo tante ritrosie apparenti sulle primarie, il tabù è caduto.( E Vendola sarà il loro candidato, purchè non giochi a scaricare la FDS).

3)Proprio per non farsi scaricare preventivamente, Ferrero assicura gli alleati, a partire dal PD, che sosterrebbe lealmente il governo- pur non entrandovi- anche se il suo programma fosse altro da quello della FDS. Dopo aver detto,urbi et orbi, che “gli accordi si fanno sui programmi” ( contro l'evidenza del passato), ora si rivendica apertamente un accordo di governo a prescindere dal programma. Cosa altro significa dire “Ci impegneremmo a farlo nascere” se non “Gli voteremmo la fiducia”? Cosa significa votargli la fiducia se non entrare nella maggioranza di governo? “Ci impegneremmo a farlo nascere” non è esattamente la stessa identica formula che Bertinotti, Cossutta, Ferrero, Vendola, Diliberto, Rizzo, usarono nel 1996 per giustificare l'ingresso del PRC nella maggioranza di governo di centrosinistra ( votando per due anni la precarizzazione del lavoro, il record delle privatizzazioni, finanziarie antioperaie, campi di detenzione per i migranti)?

Proprio così. E pensare che la posizione di Ferrero sul governo è..”a sinistra” di quella dei suoi sodali della FDS ( Diliberto, Salvi, Patta)!
A tutti i militanti coscienti del PRC diciamo una cosa sola: non fatevi imbrogliare. Non rassegnatevi a fare i testimoni brontoloni dell'ennesima tragedia politica annunciata. Unitevi al Partito comunista dei lavoratori, l'unica sinistra che non ha mai tradito i lavoratori.

www.pclavoratori.it