lunedì 16 luglio 2012

Comunicato PRC


Comprendiamo il livore con cui il segretario provinciale del Partito dei Comunisti Italiani, Renzo Interlenghi, parla del Partito della Rifondazione Comunista, unica forza politica ad aver contestato, sin dal suo inizio, la formazione di una giunta che ogni giorno che passa si dimostra sempre più incapace di dare risposte reali e concrete ai cittadini di Fermo - percezione oggi diventata certezza sia per i simpatizzanti di destra che per quelli di sinistra. Apprezziamo però, finalmente, la chiarezza per la posizione che in realtà dimostra due cose in maniera inequivocabile. La prima è che una forza che si definisce di “sinistra”, come il PdCI dice di essere, è arrivata al punto di predicare l’uso del territorio quale unica forma per dare risposte ad una pianificazione che invece avrebbe bisogno di una più profonda elaborazione di pensiero, invero mancante nel DNA di questa amministrazione. Posizione, quella di Interlenghi, sovrapponibile a quella del PdL, dell’UdC, della Lega e di altri partiti centristi o neoliberisti per i quali la parola d’ordine è: a casa sua ognuno è re. Interlenghi forse non sa che dopo anni di battaglie, fatte dal PRC, da SEL, dalle associazioni ambientaliste come da illustri pianificatori, è stato riconosciuto che l’uso del territorio non può più essere la norma, ma l’eccezione. Anche la legge regionale recentemente approvata va verso questa direzione. La seconda invece riguarda l’aspetto politico della questione. Con le affermazioni del segretario Interlenghi si è avuta la certificazione, nei fatti, del perché Rifondazione, sin da subito, è stata vista come l’elemento di discontinuità con l’amministrazione Di Ruscio, dato che non vedeva, e non vede, di buon occhio quello che avevano in mente il sindaco Nella Brambatti e i segretari del PD, Peppino Buondonno, e dello stesso PdCI, sempre Interlenghi, cioè un’amministrazione di centro-sinistra come serena, pacifica e gioiosa continuità con il passato. Questo ci fa capire il perché di una macchina amministrativa inesistente ed incapace, che si ripercuote sulla vita della città, che è ferma e ingessata esattamente come lo era prima. Infine  un consiglio al segretario Interlenghi. Visto che a Fermo la Federazione della Sinistra è oramai il passato per ovvie ragioni politiche, e culturali, il PdCI farebbe bene a ripensare ad una sua ricollocazione, senza alcun rimpianto a sinistra, verso un nuovo partito di stampo leaderistico, magari con un motto tutto suo e molto di moda in forze politiche prive di idee: “Forza Renzo”.
Il Circolo del PRC di Fermo e Porto San Giorgio

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