martedì 7 ottobre 2008

Per ora l'Islanda



Il Lunedì Nero, come molti hanno chiamato la giornata di ieri per i disastrosi cali delle borse di tutto il mondo, ha di fatto portato sull'orlo del baratro l'Islanda. Ieri la valuta dell'Isola atlantica si è deprezzata del 23 per cento sull'euro mentre Reykjavik decideva di avviare un provvedimento senza precedenti, ossia la nazionalizzazione di tutte le banche. Da tempo il sistema finanziario ed economico islandese è in profonda crisi: una crisi che lo tsunami finanziario globale rischia di portare a un punto di non ritorno.

I nodi sono venuti al pettine, il capitalismo americano si alimentava con le guerre ma era da tempo un cadavere putrefatto che infettava il mondo (mi tocca citarmi), ed oggi ne paghiamo le conseguenze. Sarà finalmente giunta l'ora di sopravanzare certi sistemi legati alla mera logica del profitto, in mano alle banche ed ai sicari dell'economia, lo sarà?

2 commenti:

Maurone ha detto...

Lo sapevo che avrei dovuto vivere lì.....
Anche se dopo aver visto qualche anno fa "Noi Albinoi" ho sempre creduto che la terra di Bjork sia discretamente improponibile per i miei gusti...

Anonimo ha detto...

Was ist ein Einbruch in eine Bank gegen die Gründung einer Bank? (Brecht)