venerdì 10 aprile 2009

Sunt lacrymae rerum


Funerali di Stato insopportabili, tutti quei prelati come avvoltoi, tutti quei canti imbecilli... li hanno uccisi due volte.

Come al solito, non c'è vera partecipazione ma spettacolarizzazione. Modi di emanare la propria influenza, l'egemonia culturale, quella tradizionale e religiosa. Si avverte un impossessamento di quelle morti, un uso strumentale per dare messaggi evangelici o di buongoverno. Le nostre anime, i nostri connazionali. Se non si fossero spente così, le loro vite non sarebbero interssate a nessuno. In vita erano poveri cristi come tanti altri, oggi sono le nostre anime, i nostri connazionali. Un modo come un altro per sparger merda in maniera affettata e buonista.

5 commenti:

emma ha detto...

" Poi arrivano i preti. Non si sono mai visti sin allora, né a farti pentire dei tuoi peccati, né a consolarti delle tue pene, ma appena sei morto arrivano perchè a loro preme la tua anima, e nel bilancio della loro carriera conta il numero delle anime salvate appena morto il corpo "

Ho " rubato " questo brano de LA VITA AGRA perchè trovo che si adattino perfettamente anche ai politici che hanno organizzato questa sfilata del dolore. Tanti esseri umani che hanno contato solo dopo la morte.

Anonimo ha detto...

Bianciardi va letto, poi riletto, alla fine letto ancora...

Anonimo ha detto...

Riporto il video che hai messo sul Forum:

http://www.byoblu.com/

Anonimo ha detto...

Si leggono sulla carta stampata varie cose, cose del tipo che la notte del sisma nel capoluogo erano in servizio quindici pompieri a fronte di una popolazione di 70 mila e passa abitanti. Ma non passano in Tv, e fanno paura. E si attacca Santoro, per strumentalità.

emma ha detto...

Come ha detto Vauro << Si rispettano i morti e mai le leggi per prevenire...>>