Sembra destinata ad allontanarsi la tregua tra Hamas e Israele, dopo la strage nella Striscia di Gaza in cui sono morti quattro fratellini palestinesi e la loro madre. Il massacro e' avvenuto in mattinata a Beit Hanoun. Un carro armato israeliano ha aperto il fuoco contro un'abitazione civile dove una famiglia stava facendo colazione. E' bastato un proiettile del blindato per radere al suolo l'edificio e quelli che vi si trovavano dentro: quattro bambini di eta' compresa tra uno e cinque anni e la loro madre. Insieme a loro ha perso la vita un diciassettenne che in quel momento passava davanti l'abitazione.
L'attacco, riferito da fonti palestinesi ma non confermato dall'esercito israeliano, e' stato denunciato dal presidente palestinese, Abu Mazen: "Quest'aggressione -ha detto- non aiuta gli sforzi per riconquistare la stabilita' e ostacola il processo di pace". E di aggressione" ha parlato anche Hamas, annunciando vendetta.
Dal canto suo, il ministro israeliano della Difesa, Ehud Barak, si e' limitato a mettere le mani avanti, affermando che i miliziani obiettivo delle operazioni israeliane operano sul territorio confondendosi con i civili. "Ci hanno attaccato da basi nascoste tra la popolazione civile e noi abbiamo risposto", ha spiegato il maggiore Avital Leibovich, portavoce dell'esercito dello Stato ebraico, che ha avviato un'indagineper verificare se la controffensiva abbia colpito i civili.
Cio' che appare evidente, oltre ai cadaveri dei bambini, e' l'ulteriore difficolta' che incontreranno i mediatori egiziani impegnati per la firma di una tregua. Hamas, che il cessate-il-fuoco aveva proposto, ha lanciato un avvertimento attraverso il portavoce Sami Abu Zuhri: "Dopo questi crimini nessuno potra' rimproverarci le azioni volte a romperel'assedio a Gaza e porre termine all'aggressione".
L'opera di mediazione egiziana continua, nonostante tutto. Al Cairo continuano ad arrivare i capi delle fazioni che dovrebbero firmare la tregua.
Tony Blair, intanto, ha chiesto a Israele di rimuovere i posti di blocco che impediscono ai palestinesi di viaggiare da un posto all'altro dei Territori e di rilanciare l'economia della Cisgiordania attraverso il commercio. L'inviato del quartetto per il Medio Oriente, che ha incontrato il ministro della Difesa Ehud Barak, sembra aver ottenuto un primo risultato se e' da collegare al suo pressing la decisione con cui lo Stato ebraico ha tolto di mezzo il checkpoint di Nablus, ostacolo che da cinque anni impediva il transito di pedoni, carretti e auto.
L'elenco di Blair, comprende i checkpoint di Ramallah, e tra i questi uno nei pressi dell'insediamento ebraico di Beit.
"Nei libri, quando mi trovavo in prigione, ero signore della mia immaginazione: Signore dell’elemento su cui lavoravo. Perché si trattava della mia fantasticheria. Ma ora, non sono più signore di quello che ho visto, sono obbligato a dire: ho visto gente imbavagliata, legata, ho visto una signora con le dita mozzate! Sono costretto a sottomettermi al mondo reale." (p. 163).
Da Palestinesi di Jean Genet
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