giovedì 22 dicembre 2011
Contra factum non datur argumentum
mercoledì 21 dicembre 2011
Socialismo e totalitarismo
In questo senso, la rivoluzione proletaria non è più, ai miei occhi, il nostro fine; la rivoluzione che intendiamo servire non può essere che socialista, nel senso umanistico del temine, e più esattamente socialisteggiante, democraticamente, libertariamente compiuta»
(Victor Serge)
lunedì 19 dicembre 2011
Torture
Che io sappia (ma io ne so ben poco), nessun animale tortura un altro animale e tanto meno un suo simile. Vero è che si dice che il gatto prova piacere e si diverte un mondo a tormentare il topo che gli è finito tra le grinfie e che infine lo divorerà, ma solo dopo avergli mordicchiato ben bene le carni in una sorta particolare di macerazione, ma gli intenditori di queste materie (non so se gli intenditori di gatti o di topi) affermano che il felino, come un raffinato gourmet sempre alla ricerca delle reali cinque stelle, sta semplicemente migliorando il sapore del manicaretto grazie all'inevitabile rottura della vescicola biliare del roditore. Essendo la natura tanto varia e diversa, tutto è possibile. Meno diversa e varia, contrariamente a quel che in genere si crede, è la natura umana. Ha torturato in passato, tortura oggi e, non abbiamo alcun dubbio, continuerà a torturare per tutti i tempi dei tempi, a cominciare dagli animali, tutti quanti, che siano domestici o meno, per finire con la propria specie, delle cui agonie particolarmente si diletta.
(José Saramago)
giovedì 15 dicembre 2011
Breve riflessione sul Natale
venerdì 9 dicembre 2011
I nazi-tecnocrati
lunedì 5 dicembre 2011
Comunicato PRC
Riscontro un senso di sconforto dilagante da parte degli iscritti al Partito della Rifondazione Comunista come di molti cittadini di sinistra nei confronti delle scelte sciagurate di questa nuova amministrazione comunale, non solo per ciò che si verifica oggi, cioè per le scelte in sé, ma anche per l’aver condiviso un percorso assieme ed averlo sostenuto elettoralmente. I disegni dietro alla distruzione sistematica dei comparti dell'Urbanistica e dell'Edilizia a Fermo partono dalle scelte incongrue ed incompetenti (o peggio appositamente calcolate dalla dirigenza del maggiore partito di questo centro-sinistra, al fine di avere le mani libere) delle nomine degli assessori ed arrivano fino alla recente soppressione della Commissione Edilizia Comunale. Questo per non parlare del nuovo presidente dell'Asite, un poco più che trentenne (in fase preelettorale si parlava dell’esigenza di una figura di grande esperienza professionale) coordinatore del PD di Servigliano ed amico del Sindaco, in linea con le assunzioni della vecchia amministrazione comunale, tanto condannate, a parole.
Mentre viviamo la crisi più profonda del modello capitalistico dalla sua nascita ad oggi e ci apprestiamo ad attestare la morte della politica per mano di tecnocrati al soldo del sistema finanziario internazionale – e della massoneria di sinistra, il Gruppo Bilderberg -, principale causa della crisi che ci ha portati alla soglia della povertà, arrivano le frustranti parole dell’ex direttrice de L’Unità, Concita De Gregorio, che ci raccontano come la dirigenza nazionale del PD scelse appositamente di perdere le elezioni a Roma, solo ed esclusivamente per manovre di Palazzo e, al contempo, riscontriamo gli stessi atteggiamenti nei giochetti regionali, provinciali e comunali. Il tutto a dimostrazione di un’opposizione che non si oppone, e che le poche volte che va ad amministrare non segna la tanto sbandierata discontinuità con le altrettanto scellerate amministrazioni di centro-destra. Resta solo il rammarico per aver perso l’ennesima occasione di dimostrare che una politica diversa è possibile, anche a Fermo, sperando che gli elettori incomincino a non cadere più nelle trappole prevaricatorie del voto utile e nell’illusione della discontinuità a parole. Di verifiche ne abbiamo avute fin troppe, perseverare rimane pur sempre diabolico.
Simone Tizi, segretario del Circolo di Fermo del PRC
sabato 3 dicembre 2011
Comunicato PRC
Tra puritanesimi del centro-destra per l’arrivo di Selen a Fermo e una nazione in stato comatoso, dove l’unica soluzione trovata dai “Tecnici-Politici” è ancora quella di far pagare il disastro economico causato da banche e finanzieri irresponsabili ai soliti noti, lavoratori e pensionati, lasciando inalterati i privilegi della Casta, della Chiesa Cattolica, che gode di inimmaginabili agevolazioni non riscontrabili in altri Stati, e non diminuendo neppure di un euro gli stanziamenti per l'Esercito che è bene ricordarlo tra missioni militari, acquisto di caccia e nuove navi ci costa oltre 50 miliardi di euro, la notizia apparsa sulla stampa che una semplice “Commissione Urbanistica” possa decidere di eliminare la Commissione Edilizia Comunale può far sorridere. In realtà è un segnale, preoccupante, da non sottovalutare in quanto sintomo di poca attenzione e di voglia di poca trasparenza. Il Circolo del PRC di Fermo, da sempre contrario a tale eliminazione anche ai tempi dell’amministrazione Di Ruscio, che più volte aveva tentato tale operazione, non può far altro che stigmatizzare tale scelta, per altro, come tante oramai di questa nuova amministrazione, tutta interna al Palazzo, fatta senza valide finalità o motivazioni e svilendo, di fatto, il lavoro svolto dalla stessa Commissione fino ad oggi. Forse a qualcuno sfugge che la Commissione Edilizia, formata da tecnici (i politici non ne possono più fare parte), e nata per la verifica dell’ornato pubblico, è uno strumento di fondamentale importanza e di supporto all’ufficio per dare suggerimenti sia a livello normativo, sulla coerenza della pratica, che dal punto di vista squisitamente architettonico e qualitativo dell’intervento proposto. Ora, accentrare in una unica persona, il Dirigente, tale responsabilità nel rilascio dei Permessi di Costruire rischia di far assumere allo stesso un ruolo di puro esecutore materiale e contabile di norme non sempre chiare, coerenti e trasparenti, piuttosto che quello di una persona terza che possa valutare i vari aspetti di una progettazione la cui qualità non è solo riferibile al rispetto della norma in sé. Più appropriata sarebbe stata, invece, una proposta di revisione generale del Regolamento Edilizio oramai datato, esaminare più approfonditamente, cogliendone gli aspetti positivi, il ruolo della Commissione Edilizia, anziché come è stato fatto con una decisione priva di dibattito anche con gli ordini professionali, con le forze sociali e politiche decidere la sua eliminazione. Speriamo che ci sia un ripensamento su tale decisione e che la stessa possa essere considerata, semplicemente, come una caduta di stile, altrimenti ci riesce difficile comprendere quali siano le differenze tra la passata amministrazione e quella attuale.
Il Circolo di Fermo del Partito della Rifondazione Comunista
mercoledì 23 novembre 2011
domenica 20 novembre 2011
No alla religione cattolica nelle scuole pubbliche
Eliminando l'ora di religione cattolica dalla scuole statali i contribuenti italiani risparmierebbero circa un miliardo di euro all'anno in stipendi degli insegnanti di religione (ed anche gli stipendi degli insegnanti di "alternativa").
In uno stato veramente laico (e sempre più multi-etnico e multi-confessionale) non è giusto privilegiare una sola religione rispetto a tutte le altre.
I cattolici possono benissimo fare insegnare la loro religione ai loro figli presso le parrocchie, e a loro spese (cioè non a spesa di tutti gli italiani).
I credenti delle altre religioni fanno esattamente così.
venerdì 18 novembre 2011
Ferrero critica il nuovo governo, Diliberto no...
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sabato 12 novembre 2011
Una provocazione controcorrente
Paolo Barnard a Berlusconi: per il nostro bene, non si dimetta
Il giornalista "scomodo", di Samarcanda prima e di Report dopo, uno costretto a chiudere un sito da dove raccontava il sionismo israeliano a scapito del popolo palestinese, fa questo appello a Berlusconi raccontandoci a cosa stiamo andando incontro: «Le famiglie italiane e il Suo governo non devono pagare per colpe non loro», scrive Barnard a Berlusconi:«Lei deve dire alla nazione ciò che sta veramente accadendo, e chi ci ha condotti a questo dramma». E’ un piano franco-tedesco, dice Barnard, pensato fin dal lontano 1943 con un unico obiettivo: colpire l’Europa del Sud a beneficio di quella del Nord.
Questo perché il presunto fronte democratico per sconfiggere le destre e Berlusconi è un'idiozia politica, che i comunisti non possono permettersi.
lunedì 7 novembre 2011
Comunicato
Dopo l’ennesima tragedia alluvionale e la consapevolezza di un territorio, quello italiano, antropizzato, cementificato e disboscato oltre ogni limite (l’esperto Mario Tozzi, riferendosi proprio all’ultima tragedia di Genova, parlava di una bulimia costruttiva che non ha eguali al mondo, che si traduce in una perdita di 200.000 ettari di bosco all’anno, quando in Inghilterra ne vanno via circa 15.000, in pratica quanto la sola Sicilia) spero che questa amministrazione abbia il buonsenso di ripensare la realizzazione di quell’inutile ascensore inclinato nella scarpata, franabile, tra via XX Settembre e viale Ciccolungo, e ripianti quegli alberi che ha già fatto togliere per la gettata di cemento. Se non impariamo dalle tragedie siamo costretti a ripeterle.
Simone Tizi, Segretario del Circolo di Fermo del PRC
mercoledì 2 novembre 2011
Borghetto Vara, Ferrero spala il fango con i volontari
Il PRC è anche questo, gli altri vanno in televisione. Quando la politica non è solo kermesse televisiva.
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Ostia: in morte di Pasolini
Quello che oggi si è disperso, il lucido coraggio di prendersela col popolo del mattino, in parte con tutti noi, non solo con chi ci governa.
Dedicata a tutti coloro che non sanno più vedere, guardano solo Berlusconi e non vedono altro, non vedono che dietro c'è un popolaccio straccione che lo ha sempre sostenuto, ed in parte lo invidia, da destra come da sinistra, in quegli atti piccolo-borghesi che ci accomunano, figli mai paghi dei tentacoli del capitalismo.
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 - Ostia, 2 novembre 1975)
giovedì 27 ottobre 2011
L'ultimo dei mendicanti
Con lui si chiude un’epoca, quella di un’altra generazione, che verosimilmente rappresentava una Fermo dal lato umano e laborioso, ma al contempo capace di sfornare personalità caratterizzanti ed uniche. Una città fatta di vecchi lavori e facce indimenticabili, scavate dagli anni e dall’amarezza, troppo spesso dall’incomprensione. Facce d’una stranezza tanto particolare quanto genuina, a tal punto da lavare via ogni retorica macchiettistica. Nessuno potrà mai parlare a lungo di Fermo e della sua storia cittadina senza nominare "Vincè de piazza" o "Vincè de li pacchi", ognuno avrà di lui dei ricordi personali e sorridenti. Anche io ne ho molti. Era una di quelle poche persone che facevo salire in macchina volentieri, in uno dei tanti suoi spostamenti tra una fermata e l’altra delle corriere. Una volta ci ho pure litigato, avrò avuto vent’anni. Ma poi ci siamo chiariti, mi ha parlato di mio padre quando non c’era più; sapeva tutti di lui, ed anche di me. Vivo sotto una delle fermate storiche della corriera per Roma, e le sue voci caratteristiche si alternavano a quelle dei viaggiatori che non lo conoscevano, e quegli schiamazzi invadevano piacevolmente le mie stanze, ricordandomi ogni volta di essere esattamente nel luogo dove sono nato. Altri volti ed altre voci caratterizzeranno Fermo, ma Vincè entra di diritto nel pantheon degli indimenticabili. Un francescano senza saio, con quegli arti deformati dal lavoro e dal gelo, dagli anni e da una vita difficile, arti che non poteva racchiudere se non con dei sandali. Se n’è andato l’ultimo dei mendicanti.
mercoledì 19 ottobre 2011
VIII Congresso Nazionale del PRC
Documento 1
Documento 2
Documento 3
martedì 11 ottobre 2011
Censura da sinistra
Purtroppo questi pseudo giornalisti sono il braccio armato del centro-sinistra, perché il comunismo si boicotta da destra come da sinistra. Sono tutti sionisti ed anticomunisti, figli del capitalismo ed oppositori per opportunità, dato che guadagnano nel fare una finta opposizione.
Immobile in pedana, tunisina boicotta Israele ai Mondiali
Bebes non tira, la rivale vince e si dispera. E' già il secondo rifiuto: domenica un fiorettista iraniano si è ritirato
Quigiovedì 6 ottobre 2011
Steve Jobs, Il cuore nero dell'imperialismo occidentale
Ovviamente in questi giorni tutti piangono un colonialista sanguinario come Jobs, e nessuno ricorda un musicista come Jansch. Questo è il mondo capovolto che ci tocca vivere nella perversione del Capitale.
Needle of death
Lo scozzese Bert Jansch, chitarrista fondamentale - come solista e con i Pentangle - nell'ultimo mezzo secolo di storia della musica inglese è morto all'età di sessantasette anni per un cancro diagnosticatogli due anni fa. Jansch era nato a Glasgow nel 1943, e si era trasferito a Londra nella prima metà degli anni Sessanta: del 1965 è il suo esordio omonimo che si fa notare, oltre per che la qualità del songwriting (che gli vale - cointestato con Donovan - l'appellativo di "Bob Dylan inglese"), per uno stile chitarristico innovativo che incorpora tecniche tanto del blues quanto della tradizione anglosassone. Un "marchio di fabbrica" copiato da molti, e che ispirerà musicisti chiave nella storia del rock. Dopo aver brevemente interrotto l'attività nel 2009, era tornato ai concerti l'anno scorso, suonando fra l'altro di spalla a Neil Young nel suo tour americano. Del 2006 il suo ultimo disco, Black Swan.
sabato 1 ottobre 2011
Comunicato
Un doveroso chiarimento. In questi giorni ho letto della spaccatura del centro-sinistra su questioni urbanistiche (il tempo è galantuomo), e leggo che voti contrari vengono da diversi consiglieri di varie forze politiche ed anche da un consigliere del PRC. Ecco, vorrei ricordare ai cittadini, ai giornalisti ed ai politici fermani che il Circolo di Fermo del PRC ha sfiduciato il consigliere eletto dalla FdS ma in quota al PRC stesso (al di là della questione in merito). Quindi è del tutto acclarato che il PRC non è rappresentato da nessun esponente di questa attuale maggioranza. Si prega cortesemente di evitare di accreditare alcun consigliere al Partito della Rifondazione Comunista, che è interessato ed attento alle questioni comunali, ma che non ha rappresentanti che possano parlare e decidere a suo nome.
Simone Tizi, Segretario del Circolo di Fermo del PRC