giovedì 24 luglio 2008

La sicurezza dei rom



BRUXELLES (Reuters) - Amnesty International si augura che oggi dall'Ue arrivino nuove critiche all'Italia per la gestione dell'emergenza nomadi, dopo quelle recentemente sollevate dalla Commissione e dall'Europarlamento.

Il Consiglio della Giustizia e degli Affari interni che si riunisce oggi a Bruxelles potrebbe infatti condannare il governo per una serie di iniziative tra cui quella di prendere le impronte ai rom, compresi i minori.

"Dopo le critiche della Commissione e del Parlamento europeo, ora è la volta per gli stati membri dell'Ue di pronunciarsi contro quella che è diventata chiaramente una campagna contro i rom", dice in una nota Nicolas Beger, direttore dell'ufficio europeo di Amnesty International.

Ieri è stata approvata in via definitiva al Senato la conversione in legge del dl sulla sicurezza, che prevede tra l'altro un gire di vite sui clandestini.

I recenti provvedimenti - inseriti dal governo Berlusconi nel quadro dell'emergenza sicurezza - per censire i Rom e altre etnie presenti nei campi nomadi in Italia ha spinto l'Europarlamento ad approvare il 10 luglio scorso una risoluzione critica verso l'esecutivo italiano.

"Siamo chiari: quella a cui assistiamo è una caccia alle streghe camuffata da timori per la sicurezza. Al momento c'è effettivamente una seria questione legata alla sicurezza in Italia: la sicurezza dei rom", aggiunge Nicolas Beger.

Secondo Amnesty, le misure adottate dall'Italia sono discriminatorie, inappropriate e ingiustificate, e in aperta contraddizione con la Convenzione europea sui diritti umani.

Amnesty chiede al Consiglio della Giustizia e degli Affari interni di promuovere tutti i passi necessari per fermare le pratiche discriminatorie e misure contro il linguaggio razzista usato da funzionari o politici, una nuova valutazione dell'emergenza e della legislazione per assicurarne la compatibilità con il diritto internazionale ed europeo, e un'indagine approfondita sugli attacchi a campi nomadi.

Martedì sera un vasto incendio, le cui cause restano da accertare, si è propagato alle porte di un campo nomadi alla periferia di Roma, quello da cui era partito il censimento dei rom voluto dal ministero dell'Interno.

Nei mesi scorsi si erano verificati altri casi di incendi appiccati a campi nomadi.

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