"La Chiesa ha sempre considerato le epidemie come flagelli voluti da Dio contro i quali ogni lotta veniva considerata un sacrilegio. Quando la peste faceva strage fra le popolazioni, essa emanava ogni volta degli editti che impedivano la distruzione dei ratti, ritenendoli i realizzatori della volontà di Dio. Nel 1829 Leone XII condannò le vaccinazioni scrivendo: "Chiunque procede alla vaccinazione cessa di essere figlio di Dio: il vaiolo è un castigo voluto da Dio, la vaccinazione è una sfida contro il Cielo".
Nel 1200 il Doge di Venezia sposò una principessa originaria di Bisanzio. Poichè questa principessa continuò a seguire alcuni usi della sua terra, ella scatenò subito le ire delle autorità ecclesiastiche che la minacciarono di castighi divini. Quando cadde malata, San Bonaventura (il dottore serafico) dichiarò che la sua malattia era la punizione di Dio alla quale la principessa si era esposta con il suo comportamento scandaloso che, dopo la sua morte, fu spiegato dalla Chiesa nei seguenti termini: "La principessa ha ricevuto da Dio la punizione che meritava perchè portava i cibi alla bocca non con le mani come è morale, ma per mezzo di forche (forchette) in oro a due denti".
Luigi Cascioli
La Favola di Cristo (Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù), 2007
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