giovedì 31 luglio 2008

L'indispensabile svolta a sinistra



La deriva centrista dopo il Pci è stata una cosa spesso ridicola. Cambi di nomi assurdi e vergogna della propria identità. Le destre si sono radicalizzate ed hanno aumentato i voti, ed hanno vinto nettamente.

La realtà, l'unica verità è che negli ultimi anni (da Berlusconi in poi) le destre si sono prima sdoganate e poi radicalizzate. Non si vergognano del loro passato ma anzi lo sbandierano. Cercano di revisionare i libri di storia denigrando la Resistenza e giustificando il fascismo. In questi anni loro hanno lavorato bene sulla radicalizzazione e sulla convinzione di essere intimamente fascisti, tutti. Questo li rende non solo coerenti, ma anche rispettabili agli occhi dei loro elettori.

Invece i nostri hanno tagliato i ponti col passato per andare a prendere i voti dei centristi, cioè quelli della vecchia Dc, la parte a sinistra. Unendoli poi a quelli dei poveri cristi che hanno forgiato lavando loro via quel poco comunismo rimasto. Siamo arrivati ad un punto che molti quasi si vergognano del loro passato, spesso lo negano.

I nuovi partiti della pseudo sinistra sono una delle tante vittorie delle destre negli ultimi anni. Si sono radicalizzate ed hanno minato gli avversari al loro interno, spogliandoli della loro stessa identità, li hanno resi erranti senza meta e senza ideali, spersi.

Chi si presta a questo gioco è oggi un fascista.

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