mercoledì 23 luglio 2008

L'autunno caldo



Mi chiedo, oggi con più forza, alla luce d'una Finanziaria che si prevede disastrosa, come gli italiani abbiano per la terza volta votato quell'accozzaglia di manigoldi che fanno capo a Berlusconi, o peggio quel contenitore vuoto del Pd, che tutto fa meno che opposizione. E già si prevede un autunno caldo (già hanno militarizzaro le città in previsione degli scontri di piazza):

Il grande sfracello
Gabriele Polo

Una Finanziaria feroce: autoritaria nel metodo, crudele nella sostanza. Questa è la manovra sbrigativamente approvata ieri dalla camera, in attesa del voto definitivo del senato. Una «pratica» da sbrigare in fretta, per poi andarsene allegramente in vacanza, in attesa di un autunno che sarà socialmente durissimo (per l'occupazione e per i redditi), ma che tutti fanno finta di rimuovere, preferendo perdersi nelle cortine fumogene di effimeri scontri, come quello sulla lesa maestà di un brutto inno nazionale. Mentre la vera lesione in corso è quella contro la democrazia di un parlamento posto nell'impossibilità di discutere alcunché e contro la costituzione materiale di una repubblica feudalizzata in potentati individuali. Primo fra tutti quello del principe di Arcore...

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