domenica 28 settembre 2008

Comprensione per il diavolo



Una serie di brevi episodi, nel classico stile di Godard, intercalati dalle prove di registrazione dei Rolling Stones. Il gruppo è alle prese con un unico brano, Simpathy for the Devil, che avrebbe fatto parte di Beggars Banquet, uno dei capolavori assoluti della loro carriera. In seguito però la canzone sarebbe divenuta tristemente famosa, perché durante la sua esecuzione ad un concerto un ragazzo fu pugnalato da un "Hell's Angels", incaricato del servizio d'ordine.

mercoledì 24 settembre 2008

Goy



Vorrei parlare del termine ricorrente nella cultura ebraica, non ultimo nei romanzi di Roth o Malamud: goy. E' impressionante come un presunto popolo usi un termine per individuare i non ebrei. E non stiamo parlando dell'equivalente di straniero, siamo oltre l'uomo bianco e l'uomo nero, siamo nel campo di ebreo o non ebreo, ed è terrificante. Credo sia la più alta forma di razzismo mai verificatasi nell'occidente. Per approfondire l'argomento riporto un estratto del libro dell'ultimo dei grandi profeti (definito così da Gore Vidal): "Storia ebraica e giudaismo. Il peso di tre millenni", Israel Shahak:

Capitolo I
Se non si mette in discussione il prevalente atteggiamento ebraico nei confronti dei non ebrei, non è dato capire neppure il concetto stesso di «stato israeliano» (Jewish State), come Israele preferisce definirsi. La generalizzata mistificazione che, senza considerare il regime apartheid dei territori occupati, definisce Israele come una vera democrazia, nasce dal rifiuto di vedere cosa significa per i non ebrei lo «stato israeliano». Sono convinto che Israele in quanto Jewish State è un pericolo non solo per se stesso e per i suoi abitanti, ma per tutti gli ebrei e per gli altri popoli e stati del Medio Oriente e anche altrove. Sono altresì convinto che altri stati o entità politiche del Medio Oriente che si proclamano «arabi» o «musulmani», definizioni analoghe a quella di «stato israeliano», rappresentano anch'essi un pericolo. Comunque mentre di quest'ultimo pericolo tutti ne parlano, quello implicito nel carattere ebraico dello Stato d'Israele è sempre taciuto e ignorato. Fin dalla sua fondazione, il concetto che il nuovo Stato d'Israele era uno «stato israeliano» fu ribadito da tutta la classe politica e inculcato nella popolazione con ogni mezzo.

Nel 1985, quando una piccola minoranza di ebrei cittadini d'Israele contestò questo concetto, il Knesset, approvò a stragrande maggioranza una legge costituzionale che annulla tutte le altre leggi che non possono esser revocate se non con procedura eccezionale. Si stabilì che i partiti che si oppongono al principio dello «stato israeliano», o propongono di modificarlo per via democratica, non possono presentare candidati da eleggere al Parlamento, il Knesset. Personalmente, io mi sono sempre opposto a questo principio costituzionale e quindi, in uno stato di cui sono cittadino, non posso appartenere a un partito di cui condivido il programma a cui è vietato eleggere i suoi, rappresentanti al Knesset.

Basterebbe questo esempio per dimostrare che Israele non è una democrazia, visto che si fonda sull'ideologia israeliana ad esclusione non solo di tutti i non ebrei ma anche di noi ebrei, cittadini d'Israele, che non siamo disposti a condividerlo.
Comunque il pericolo rappresentato da questa ideologia dominante non si limita agli affari interni, ma permea di sé tutta la politica estera d'Israele. E tale pericolo sarà sempre maggiore via via che il carattere israelitico d'Israele si accentuerà sempre più e crescerà il suo potere, particolarmente quello nucleare. Un'altra ragione per preoccuparsi è l'aumentata influenza d'Israele sulla classe politica degli Stati Uniti e per questi motivi oggi non è solo importante ma, addirittura politicamente vitale, documentare gli sviluppi del giudaismo e specialmente il modo di trattare i non ebrei da parte d'Israele.
Consideriamo la definizione ufficiale del termine «israeliano», che chiarisce la differenza di fondo tra Israele come «stato israeliano» e la maggioranza degli altri stati. Dunque, secondo la definizione ufficiale, Israele «appartiene» solo a quelle persone che le autorità israeliane definiscono appunto «israeliane», indipendentemente da dove vivono. Al contrario, Israele non «appartiene» giuridicamente ai suoi cittadini non ebrei, la cui condizione è ufficialmente considerata inferiore.

In realtà, questo vuol dire che se i membri di una tribù peruviana si convertono al giudaismo e così sono definiti e considerati, come ebrei hanno immediatamente diritto alla cittadinanza israeliana e a sistemarsi in circa il 70% delle terre occupate del West Bank, e nel 92% dell'area vera e propria d'Israele, destinate all'uso dei cittadini ebrei. A tut­ti i non ebrei, e quindi non soltanto ai palestinesi, è proibito usufruire di queste terre, e il divieto riguarda persino i cit­tadini arabi d'Israele che hanno combattuto nell'esercito israeliano e raggiunto anche gradi assai elevati.
Alcuni anni fa, scoppiò il caso dei peruviani convertiti al giudaismo. Ad essi furono assegnate terre nel West Bank vi­cino a Nablus, zona da cui sono esclusi i non ebrei. Tutti i go­verni d'Israele sono stati e sono pronti ad affrontare qualsiasi rischio politico, tra cui la guerra, perché gli insediamenti del West Bank restino sotto la giurisdizione «israeliana» come è affermato continuamente nei media, che sanno perfettamen­te di diffondere una menzogna, decisiva a coprire l'ambiguità discriminatoria dei termini «ebreo» e «israeliano».

Sono sicuro che gli ebrei americani o britannici accuse­rebbero subito di antisemitismo i governi degli Stati Uniti, o dell'Inghilterra, se questi decidessero di definirsi «stati cristiani», cioè stati che «appartengono» solo a cittadini de­finiti ufficialmente «cristiani». Conseguenza di una simile dottrina sarebbe che, solo se si convertissero al cristianesi­mo, gli ebrei diventerebbero cittadini a pieno diritto e, non dimentichiamolo mai, proprio gli ebrei, forti dell'esperien­za di tutta la loro storia, sanno quanto grandi fossero i be­nefici per chi si convertiva al cristianesimo...

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lunedì 22 settembre 2008

Il capitalismo ha esaurito le risorse


L'allarme degli scienziati. Dal legno all'acqua, cominciamo a consumare le riserve
Le proiezioni delle Nazioni Unite: senza misure, nel 2050 le finiremo il primo luglio

Da domani la Terra è in rosso
"Le risorse dell'anno esaurite"

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Nonostante le maggioranze vengano affamate da sempre, il pianeta Terra ha finito le risorse per colpa del liberismo che spreca e discrimina. Non c'è equità, non c'è redistribuzione e le risorse sono state consumate, il capitalismo ha fallito su ogni fronte ed ha i giorni contati.

I fagiolini



Ecco cosa c'è dietro la costituente a sinistra ed i bertinottiani:

DI MIGUEL MARTINEZ
Kelebek

Da tempo, volevo scrivere qualcosa sul rapporto tra il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, e il guru romano Massimo Fagioli. Un rapporto poco noto: dei miei amici che hanno scritto addirittura dei libri su Rifondazione Comunista non ne avevano mai sentito parlare.

Io stesso ci sono arrivato, solo perché me lo aveva segnalato Helena Velena, la quale critica fortemente Fagioli, perché quest'ultimo ritiene che l'omosessualità sia una vera e propria malattia, che lui ovviamente può curare.

Solo adesso trovo un articolo - pubblicato a luglio - che parla, in maniera abbastanza precisa, della questione.

L'autore, Giancarlo Perna, è un giornalista di destra, e l'articolo è uscito sul Giornale.

Che sia di destra non è un problema: nel teatrino politico di oggi, se vuoi notizie critiche su Berlusconi, devi leggere Repubblica; se le vuoi su Bertinotti, devi leggere Il Giornale.

Piuttosto, ci vorrebbe una ricerca molto più profonda sull'ideologia che Fagioli offre. Nella parafrasi di Perna, Fagioli dice in sostanza che

"grazie a noi due, anzi grazie a me, la psiche dell’uomo entra in politica. In altre parole, il comunismo è fallito e io offro a Bertinotti una nuova strada da percorrere: la realtà umana." Negli ultimi anni, Bertinotti ha cercato di trasformare il proprio partito da campo di battaglia tra litigiosi gruppi togliattiani, operaisti e trotskisti, in un progetto di stalinismo fricchettone, con Bertinotti stesso nel ruolo di uno Stalin sorridente, per l'era di Porta a Porta.

Mentre l'elemento fricchettone - la retorica sui "movimenti" e sui "diversi" e sugli "altri mondi possibili" e tutto il resto - si sarebbe strutturato attorno alle acrobazie verbali prodotte nel laboratorio magico del santone Fagioli.

Tutto ciò non ha funzionato: il grande partito delle bocciofile romagnole avrà tutti i difetti di questo mondo, ma già diffida della cucina indiana, figuriamoci della psiche.

Sospetto che la frustrazione di Bertinotti sia parallela a quella di Giuliano Ferrara, che da anni cerca di convincere speculatori edili laziali e xenofobe trevigiane ad apprezzare il fascino delle tesi neocon sul nichilismo creativo della rivoluzione planetaria capitalista.

Mancano, poi, nell'articolo di Perna, le testimonianze - spesso preoccupanti - di chi è stato seguace di Fagioli: un argomento su cui non sarebbe male ritornare un giorno, qui o altrove.

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domenica 21 settembre 2008

Sovranità illimitata


COSA SAI SUL TRATTATO DI LISBONA?

1) Sai che è un trattato di riforma europea che sostituisce i precedenti trattati e con il quale si afferma definitivamente la prevalenza del diritto comunitario su quello nazionale?

2) Sai che tutto il potere decisionale in Europa sarà gestito da 27 Commissari (uno per ogni nazione, non necessariamente eletti dal popolo, che dal novembre 2014 diventerebbero meno di 27, in rappresentanza di solo i 2/3 degli stati), dal Consiglio (anche qui, membri non necessariamente eletti dal popolo), e dalla BCE (Banca Centrale Europea… e figuriamoci se gli “eletti dal popolo” li troviamo proprio qui!), e che il Parlamento Europeo continuerebbe ad avere un ruolo puramente consultivo?

- Ti senti rassicurato dal fatto che così poche persone decidano del destino di 500 milioni di abitanti?

- Ritieni che esistano organizzazioni che possano agire per condizionare le decisioni di organismi gestiti da così poche persone, non elette dal popolo, che hanno un potere assoluto sul popolo stesso ma che non rispondono a nessuno che li abbia eletti?

- Hai mai sentito parlare di “BILDERBERG” e “COMMISSIONE TRILATERALE” ? - Ricorderai che per far cadere un qualunque governo è necessaria la maggioranza semplice dei rappresentanti (il 50% più uno); sai che per imporre le dimissioni alla “Commissione” è invece necessaria la maggioranza (con voto palese), dei due terzi del parlamento europeo?

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Manifestazione Nazionale 11 ottobre 2008


mercoledì 17 settembre 2008

Il razzismo nel regime fascista


La politica razzista del regime fascista

di Enzo Collotti *

Sommario

  • La politica antirazziale del fascismo non fu introdotta per imposizione della Germania.
  • Il nazionalismo e l’espansionismo coloniale si erano già retti sula superiorità della razza.
  • L’antisemitismo fascista doveva cooperare alla costruzione del modello di "italiano nuovo", che comportava la totale fascistizzazione della società.
  • La lotta al diverso (l’ebreo) fu strumentalizzata all’accelerazione totalitaria che il regime avviò dopo il ’36.
  • Analisi delle principali disposizioni legislative contro gli ebrei ( a partire dal ‘38-39 con l’espulsione dalla scuola pubblica, dall’insegnamento universitario e dalle sedi dell’alta cultura, fino al ’42-43 con la precettazione degli ebrei per il servizio di lavoro).
Il tempo limitato che abbiamo a disposizione suggerisce di conferire al mio intervento il carattere di una introduzione di carattere generale che presenti la problematica della politica della razza nel contesto dell'evoluzione del regime fascista - in che cosa essa è consistita e perché si è sviluppata in quel determinato frangente - e che la collochi anche dal punto di vista della storiografia sul fascismo, che sicuramente per molti decenni ha trascurato la tematica che, oggi, a sessant'anni dalle leggi del 1938, si ripresenta in maniera prepotente all'attenzione degli storici e alla memoria civile...

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* Nato nel 1929, insegna Storia Contemporanea all'Università di Firenze. E' uno dei più importanti storici della Resistenza in Europa.

martedì 16 settembre 2008

Richiudete gli zoo!



Albizzate (VA): l’assessore vorrebbe i gay nelle foibe

Giancarlo Valmori, assessore all’ambiente del comune di Albizzate (VA) in quota Lega Nord, ha dichiarato, in diretta venerdì scorso su Rai2, che i gay dovrebbero stare dove sono sempre stati (accennando vagamente a cantine e soffitte), concludendo il suo intervento con la frase: “la tolleranza ci può anche essere ma se vengono messi dove sono sempre stati… anche nelle foibe”. Ha altresì deplorato i baci in pubblico tra omosessuali e ha terminato la sua performance dando del “finocchio” e del “pederasta” ad Alessandro Cecchi Paone.
Il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli ha già annunciato che sporgerà querela nei confronti dell’esponente politico.

lunedì 15 settembre 2008

Razzismo italiano



Colpito alla testa dai due che urlavano epiteti razzisti, è morto qualche ora dopo in ospedale
Milano, giovane di colore ucciso a sprangate
fermati i due aggressori: padre e figlio
Il dolore dei parenti e degli amici: "Una morte assurda"
La condanna di Fassino: "Un gesto di razzismo, ecco dove porta l'odio"

Milano, giovane di colore ucciso a sprangate fermati i due aggressori: padre e figlio

MILANO - Ucciso a sprangate. forse solo per una scatola di biscotti. Sono stati fermati dalla polizia i due uomini, padre e figlio, proprietari del bar dove è avvenuta la tragedia che ha portato alla morte di un giovane italiano, Abdul William Guibre, 19 anni, originario del Burkina Faso e residente a Cernusco sul Naviglio, aggredito stamani con una spranga in via Zuretti, a Milano perché accusato di aver rubato dei dolci.

L'aggressione, accompagnata da insulti razzisti, è avvenuta questa mattina verso le 6 mentre Abdul si trovava con due amici. Il giovane è stato subito ricoverato all'ospedale Fatebenefratelli dove è morto qualche ora dopo. Nel pomeriggio i due, padre e figlio, sono stati individuati e fermati con l'accusa di omicidio volontario...

(14 settembre 2008)

La caduta dell'antifascismo miete nuove vittime...

domenica 14 settembre 2008

Oscurantismo



"Nell'omelia, Benedetto XVI ha invitato i fedeli a "rifiutare i moderni idoli del denaro, del potere, dell'avere e persino del sapere..."

Forse non è chiaro ma ha detto proprio "sapere". Cioè, il SAPERE!!!

Ora, a parte il fatto che un Corcordato farseco - che va assolutamente abolito - equipara il Papa al capo dello Stato e quindi una che fa satira sulla Chiesa rischia la galera, come si fa ad andare avanti così? Svegliatevi?! Combattete ogni giorno contro le religioni, fatelo in prima persona senza remore. Dismettete le vostre superstizioni, emancipatevi da queste consuetudini oscurantiste. Protestate se i Tg si aprono con le notizie di Vescovi e Papi, rifiutatevi di ascoltare le loro prediche. Svegliatevi!, ritornate ad essere attivi e combattete contro ogni ingiustizia ed ogni ingerenza delle religioni sulle questioni di uno Stato laico.

Come i nazisti...


Nel video un peschereccio palestinese viene bersagliato da raffiche di mitragliatrice da una nave da guerra israeliana.

Il mondo deve sapere, aprire gli occhi e reagire dinanzi a ciò che avviene a poche miglia dalle coste di Gaza.

Per me le primarie sono una cagata pazzesca


di Carlo Loiodice

Qualcuno, seduto magari in ultima fila, prima o poi si alzerà e lo griderà… Vorrei farlo io, ma non so se ne ho la forza o l’efficacia. Ricordate Fantozzi? “Per me La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!” Oppure Nanni Moretti in Io sono un autarchico: “Il dibattito no!...”

Sono paletti nella storia della nostra cultura. Segnano il crollo di due prassi che, in origine motivate ed efficaci nella loro fase aurea, si andavano trasformando in formule stanche e stancanti nella loro insopportabile ritualità. Eisenstein merita il posto che occupa nella storia del cinema, ma proprio in quanto parla di rivoluzione non può diventare un obbligo fisso il suo inserimento in qualunque rassegna organizzata da un circolo o un’istituzione di sinistra. La corazzata Potemkin, comunque lo si voglia giudicare dal punto di vista critico, non è una “cagata”


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venerdì 12 settembre 2008

E il Pd che fa?!



Un'immagine dell'indimenticato Cinico Tv di Ciprì e Maresco che ricorda l'attuale Governo ombra (l'ombra la fa l'ombrello) del Pd. Dopo aver letto questa notizia su L'espresso io mi chiedo con più forza: ma il Pd che fa, perché non prende la palla al balzo?! oppure ci sono pure i loro nel calderone, chissà...

Così ho avvelenato Napoli
di Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi
Le confessioni di Gaetano Vassallo, il boss che per 20 anni ha nascosto rifiuti tossici in Campania pagando politici e funzionari
Temo per la mia vita e per questo ho deciso di collaborare con la giustizia e dire tutto quello che mi riguarda, anche reati da me commessi. In particolare, intendo riferire sullo smaltimento illegale dei rifiuti speciali, tossici e nocivi, a partire dal 1987-88 fino all'anno 2005. Smaltimenti realizzati in cave, in terreni vergini, in discariche non autorizzate e in siti che posso materialmente indicare, avendo anche io contribuito... Comincia così il più sconvolgente racconto della devastazione di una regione: venti anni di veleni nascosti ovunque, che hanno contaminato il suolo, l'acqua e l'aria della Campania. Venti anni di denaro facile che hanno consolidato il potere dei casalesi, diventati praticamente i monopolisti di questo business sporco e redditizio. La testimonianza choc di una follia collettiva, che dalla fine degli anni Ottanta ha spinto sindaci, boss e contadini a seminare scorie tossiche nelle campagne tra Napoli e Caserta. Con il Commissariato di governo che in nome dell'emergenza ha poi legalizzato questo inferno.

Gaetano Vassallo è stato l'inventore del traffico: l'imprenditore che ha aperto la rotta dei rifiuti tossici alle aziende del Nord. E ha amministrato il grande affare per conto della famiglia Bidognetti, seguendone ascesa e declino nell'impero di Gomorra.

I primi clienti li ha raccolti in Toscana, in quelle aziende fiorentine dove la massoneria di Licio Gelli continua ad avere un peso. I controlli non sono mai stati un problema: dichiara di avere avuto a libro paga i responsabili. Anche con la politica ha curato rapporti e investimenti, prendendo la tessera di Forza Italia e puntando sul partito di Berlusconi.

La rete di protezione
Quando Vassallo si presenta ai magistrati dell'Antimafia di Napoli è il primo aprile. Mancano due settimane alle elezioni, tante cose dovevano ancora accadere. Due mesi esatti dopo, Michele Orsi, uno dei protagonisti delle sue rivelazioni è stato assassinato da un commando di killer casalesi. E 42 giorni dopo Nicola Cosentino, il più importante parlamentare da lui chiamato in causa, è diventato sottosegretario del governo Berlusconi.

Vassallo non si è preoccupato. Ha continuato a riempire decine di verbali di accuse, che vengono vagliati da un pool di pm della direzione distrettuale antimafia napoletana e da squadre specializzate delle forze dell'ordine: poliziotti, finanzieri, carabinieri e Dia. Finora i riscontri alle sue testimonianze sono stati numerosi: per gli inquirenti è altamente attendibile.

Anche perché ha conservato pacchi di documenti per dare forza alle sue parole. Che aprono un abisso sulla devastazione dei suoli campani e poi, attraverso i roghi e la commercializzazione dei prodotti agro-alimentari, sulla minaccia alla salute di tutti i cittadini. Come è stato possibile?

"Nel corso degli anni, quanto meno fino al 2002, ho proseguito nella sfruttamento della ex discarica di Giugliano, insieme ai miei fratelli, corrompendo l'architetto Bovier del Commissariato di governo e l'ingegner Avallone dell'Arpac (l'agenzia regionale dell'ambiente). Il primo è stato remunerato continuativamente perché consentiva, falsificando i certificati o i verbali di accertamento, di far apparire conforme al materiale di bonifica i rifiuti che venivano smaltiti illecitamente. Ha ricevuto in tutto somme prossime ai 70 milioni di lire. L'ingegner Avallone era praticamente 'stipendiato' con tre milioni di lire al mese, essendo lo stesso incaricato anche di predisporre il progetto di bonifica della nostra discarica, progetto che ci consentiva la copertura formale per poter smaltire illecitamente i rifiuti".

Il gran pentito dei veleni parla anche di uomini delle forze dell'ordine 'a disposizione' e di decine di sindaci prezzolati. Ci sono persino funzionari della provincia di Caserta che firmano licenze per siti che sono fuori dai loro territori. Una lista sterminata di tangenti, versate attraverso i canali più diversi: si parte dalle fidejussioni affidate negli anni Ottanta alla moglie di Rosario Gava, fratello del patriarca dc, fino alla partecipazione occulta dell'ultima leva politica alle società dell'immondizia.

(11 settembre 2008)

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giovedì 11 settembre 2008

Cedimenti

«Il salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac è un fatto positivo, perché se è giusto seguire la strada del libero mercato, ci sono momenti in cui l'intervento della mano pubblica diventa necessario per scongiurare guai peggiori. La logica del libero mercato fine a se stessa a volta non funziona.»
Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria, 9 Settembre 2008

mercoledì 10 settembre 2008

Black President: part 1,2 e 3



Dato che da oggi in tutte le edicole del fermano è disponibile il n°9 de Lo Scavatore, e dato che Adrenocromo tratta di questo immenso musicista e militante nero, riporto qua la sua vita riassunta in tre parti (direttamente vedrete la prima parte, le altre le troverete cliccando a destra una volta entrati su youtube attraverso questo video). Buona visione.

martedì 9 settembre 2008

Bestie!



Al grido di "Froci via dall'Italia" e "Fate schifo" un gruppo di una decina di ragazzi ha aggredito, prendendoli a sputi e lanciando contro di loro pietre e bottiglie, una coppia omosex.

L'aggressione, denunciata dall'Arci Gay di Roma, è avvenuta la notte scorsa: Federico e Cristian, entrambi di 28 anni, dopo aver trascorso una serata in via di san Giovanni in Laterano, rinominata "Gay Street" perché ospita locali molto frequentati dagli omosessuali, si dirigevano verso i Fori Imperiali, mano nella mano. Dopo l'aggressione hanno chiesto aiuto e denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine.

"Ancora una volta una terribile testimonianza di intolleranza verso le persone gay e verso l'amore omosessuale - ha commentato Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma - i due ragazzi aggrediti si tenevano per mano e questo è bastato a scatenare gli insulti e l'aggressione. Ci preoccupa molto il clima di violenza che si respira in città, per questo - ha concluso Marrazzo - ci auguriamo che le istituzioni collaborino con tutte le associazioni lesbiche, gay e trans, per mettere a punto un serio piano per la sicurezza e contro l'omofobia".

Da Ansa.it

lunedì 8 settembre 2008

Spagna ed eutanasia...



Spagna: proposta di legge per eutanasia e suicidio assistito

Il governo spagnolo ha intenzione di proporre una legge su eutanasia e suicidio assistito, come annuncia il ministro della sanità Bernat Soria. Il portavoce dei popolari Gonzalo Pons accusa: “Vogliono liquidare la gente a spese dei contribuenti”, mentre i medici cattolici parlano di “cultura della morte”.
Il ministro Soria risponde: “Non mi preoccupa l’idea di ritrovarmi un’altra volta i vescovi nelle piazze. L’unico mandato che ho, come ministro e come deputato socialista, è quello con i cittadini”. La riforma sull’eutanasia, prevista già nella scorsa legislatura ma poi slittata, viene così difesa dal ministro: “Faremo in modo che il diritto del malato ad una dolce morte sia reale. La battaglia contro la morte non la vinceremo, ma quella contro il dolore sì. Deve essere il cittadino a decidere. C’è chi pensa che il proprietario del corpo sia una religione, un’istituzione, un partito politico. Noi socialisti diciamo: il proprietario del tuo corpo sei tu, e tua deve essere la decisione. […] Noi rispettiamo l’opzione del cittadino affinché possa decidere che non vuole essere sottomesso alla tortura che spesso significa lo sforzo terapeutico. Deve essere il malato a stabilire se desidera o no ricevere una cura assicurando che muoia o viva senza dolore”.
Così Soria parla della possibilità di introdurre anche il suicidio assistito (ammesso solo in Svizzera, Olanda e Belgio): “Inizieremo, insieme al ministero della Giustizia ed a una commissione di esperti una riflessione che può durare anche un anno e mezzo. Poi toccherà al governo decidere”.
I popolari partono all’attacco, accusando il governo di anticlericalismo e di voler sviare l’attenzione su questi temi etici per nascondere la crisi economica. I cattolici si riorganizzano per contrastare le riforme, ma secondo i sondaggi una larga maggioranza di spagnoli sarebbe a favore di eutanasia e suicidio assistito.

Vauro dovrà rivedere le sue vignette ed aggiungervi la Spagna, che in quanto a laicismo continua a sopravanzarci.

domenica 7 settembre 2008

L'ignoranza al potere



«NOI NON VOGLIAMO CHIESA DEL SILENZIO» - «Nessun esponente del nostro schieramento politico - ha detto Berlusconi in un’intervista rilasciata al quotidiano Unione sarda - si è mai sognato di mettere in discussione la libertà di espressione sui fatti politici da parte dei rappresentanti della Chiesa. Né mai lo farà. Anzi, siamo profondamente grati al Pontefice e ai vescovi per i suggerimenti e le parole di incoraggiamento che ci hanno riservato in questa prima fase del nostro mandato di Governo». Quelli che «volevano la Chiesa nel silenzio», ha detto ancora Berlusconi, «si sono sempre ispirati a principi opposti ai nostri, alle teorie marxiste-leniniste, in parole semplici al comunismo».

Evidentemente Berlusconi è confuso o, più verosimilmente, è solo ignorante. Difatti ignora cosa significhi laicismo, lo confonde col comunismo. Chissà cosa ne penseranno Bertrand Russell e tutti i laici non comunisti di certe esternazioni, e chissà se il buon piduista di Arcore saprà di Garibaldi (colui che contribuì a creare quell'Italia che stanno tentando di dividere) che voleva annegare il Papa nel Tevere. Chissà... certo che se le destre insieme ai suoi capi s'acculturassero un po' di più non sarebbe male, l'ignoranza è sempre una brutta bestia.

"Io sono fortemente convinto che le religioni, come sono dannose, così sono false. Il danno arrecato da una religione è di due specie: uno dipende dalla natura generica della fede, l'altro dalla natura particolare dei dogmi accettati."

Bertrand Russell (filosofo, logico e matematico gallese), dalla prefazione di Perché non sono cristiano

venerdì 5 settembre 2008

Clock DVA - Sound Mirror

Un gruppo fondamentale. Prima e dopo la svolta tec(h)nologica. Qui siamo dopo e si sente: dall'album "Buried Dreams" (A.D.1989).

giovedì 4 settembre 2008

Silvio riscrive la storia



La storia è fatta dalle bugie dei vincitori (Lawrence Ferlinghetti):

Una enciclopedia in videoclip rilegge gli eventi del mondo. andrà in tv e sul web. Al lavoro una società collegata a fininvest. Alla guida il vj Andrea pezzi. sullo sfondo un discusso guru
Gli uffici dove gli uomini di Silvio Berlusconi provano a riscrivere la storia sono in via Marroncelli, in un cortile della vecchia Milano. Qui ormai da un anno lavorano a pieno ritmo e nel segreto quasi assoluto una quarantina di persone. Sono i dipendenti e i collaboratori di Ovo, una srl partecipata al 47 per cento da Trefinace, una società lussemburghese che fa capo alla Fininvest. Ovo ha un obiettivo, anzi una missione, creare Ovopedia la prima enciclopedia in videoclip del mondo: un'opera colossale da migliaia e migliaia di voci che tra qualche mese entrerà nelle case degli italiani via satellite, e forse sul digitale terrestre, e sul Web...

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martedì 2 settembre 2008

Allarmi siam fascisti...


Squadristi in città con spranghe e coltelli

Paolo Persichetti su Liberazione del 31.08.2008


Allarmi siam fascisti... Era negli anni venti lo slogan delle squadracce nere all'attacco delle case del popolo, delle camere del lavoro, delle sedi dei partiti del movimento operaio e della lega delle cooperative, devastate, bruciate, chiuse con la forza. Qualcosa del genere sta tornando in Italia?

La domanda ha raggiunto recentemente l'onore delle cronache grazie ad un articolo di Asor Rosa che ha fatto scorrere un po' d'inchiostro. Il professore però non si riferiva alla violenza squadristica. Il suo ragionamento era più complesso. Si trattava di un drastico giudizio di valore sulla destra politica attuale, da lui ritenuta peggiore del fascismo perché priva del progetto di società che l'ideale "totalitario" fascista conteneva. Secondo Asor Rosa la destra attuale, sommatoria di spinte diverse e contraddittorie, offre uno spettacolo decadente. Nel fascismo c'era una risposta alla terribile crisi che aveva travolto il vecchio mondo liberale. Una modernizzazione autoritaria dell'economia, una nazionalizzazione totalitaria delle masse. Visione tragica, dittatoriale, ma pur sempre visione. Oggi forse presente, ma solo in rapidi squarci, in qualche trovata di Tremonti. Altri hanno preferito ricorrere a formule nuove: c'è chi ha scelto «regime dolce».

Il filoso Alain Badiou ha parlato di «petenismo trascendentale» a proposito del sarkozismo. In realtà ciò che è venuto meno è l'antifascismo. L'effetto domino provocato dalla caduta del muro di Berlino ha ridato forza all'anticomunismo e reso evanescente l'antifascismo. A seppellire definitivamente "l'arco costituzionale", cioè quel complesso di forze politiche che avevano partecipato alla fondazione della repubblica e alla scrittura del compromesso costituzionale, è stato l'attacco delle procure della repubblica in nome di un giustizialismo populista e di un emergenzialismo penale che ha sdoganato la destra. La vecchia destra neofascista uscita definitivamente dall'angolo, liberata dai complessi del minoritarismo e del reducismo storico e "obbligata" così a divenire destra europea, destra di governo. Altre destre sono apparse dalle pieghe del territorio, dalle valli del Nord. Destre identitarie, rancorose.

Va detto che a questo bel risultato ha largamente contribuito il "partito storico dei giudici", cioè quel Pci-Pds-Ds-Pd che della via penale alla politica e dell'alleanza con le procure aveva fatto l'asse centrale della sua strategia. Ma questa è un'altra storia che andrà prima o poi raccontata.

La fine dell'antifascismo ha prodotto l'effetto "zoo liberato". Si sono aperte le gabbie, o forse scoperte le pattumiere, insomma sono riemersi dalla storia chincaglierie, cimeli, reliquie che sopravvivevano nelle catacombe del paese. Ma poi si è scoperto che tanto catacombe non erano. La costruzione del sistema politico bipolare, l'introduzione del maggioritario ha fatto il resto. Per vincere ogni voto era buono. Berlusconi è stato il più abile e spregiudicato. Ha messo insieme tutto ciò che esisteva a destra e alla sua destra comprando, finanziando apertamente o sottotraccia.

La destra ha persino messo fine ai suoi anni di piombo. Ha messo fuori tutti (meno due o tre) i militanti dei suoi gruppi eversivi, alcuni li ha arruolati, altri eletti. E' questo contesto politico che ha rilegittimato valori del passato prerepubblicano e preantifascista e ridato alla violenza politica proveniente da destra una nuova legittimazione sociale che si traduce in disattenzione, sottovalutazione se non comprensione e connivenza. Forse altri Novecento sono finiti ma quel Novecento lì c'è ancora e ha superato il giro di boa, tanto che dal 2000 si registrano 2 morti, due giovani di sinistra uccisi da mani fasciste. Chi contesta queste etichette, lo fa in nome di una rappresentazione della politica che non c'è più. Nessuno tra gli aggressori, come tra gli aggrediti, ha più tessere politiche in tasca perché le forme della partecipazione sono cambiate.

Alla vecchie sedi si sono sostituiti i centri sociali, le occupazioni non conformi, le curve degli stadi. Sono cambiati i luoghi di aggregazione ed anche la fisionomia della partecipazione. Tutto è più confuso e approssimativo, le idee sono anche più rozze ma le coltellate sono vere, le lame di puro acciaio e il sangue non è pomodoro. Davide Cesare (Dax) e Renato Biagetti sono stati uccisi nel 2003 e nel 2006. Dal 2005 almeno 262 le aggressioni recensite attribuibili alla destra: 88 attacchi a sedi e centri sociali di sinistra; 76 aggressioni razziste e 98 gli atti vandalici. Senza dimenticare Carlo Giuliani e Federico Aldovrandi. Anch'essi da annoverare in questa tragica contabilità. Vittime di un clima di violenza che è tornata pratica diffusa negli apparati di polizia, come i fatti di Genova del 2001 hanno dimostrato al mondo intero.

lunedì 1 settembre 2008

L'importante è non pagare l'Ici...



... del resto che ci frega!?

Leggicchiando qua e là, non ultimo il venerdì di Repubblica, finalmente m'imbatto nella notizia che fino ad ora avevo solo sentito dire da qualcheduno nei vari uffici.

Ebbene, i mancanti introiti determinati dal taglio dell'Ici verranno recuperati da quelli destinati ad incentivare la mobilità sostenibile nei centri storici riconosciuti patrimonio dell'umanità dall'Unesco (fondo previsto dal governo Prodi nel 2007, che doveva arrivare al 2010). In pratica, quattro milioni di euro in meno. Già molti centri storici (Siena, Firenze, Ferrara, Urbino eccetera) avrebbero potuto così realizzare interventi atti a promuovere l'uso di mezzi di trasporto non motorizzati, il tutto per ridurre traffico ed inquinamento intorno alle aree di interesse storico. Adesso non se ne farà più niente, in compenso però non paghiamo più l'Ici, che è comunque una cifra irrisoria. Che bello!... il bengodi, sì, degli stronzi come Bondi, il giusto responsabile dell'azzeramento culturale in Italia.