mercoledì 29 giugno 2011

5 salti in Provincia


Le ultime vicende provinciali, con la decisione del presidente Fabrizio Cesetti di rimanere con 5 assessori, le esternazioni di Daniele Fortuna per i socialisti e la conseguente uscita pubblica di Sinistra Ecologia e Libertà, ci inducono ad una precisazione doverosa. Pur non avendo rappresentanti in Consiglio, per le tristi e note vicende, né in Giunta, dato che l’assessore della Federazione della Sinistra non si rapporta col Partito della Rifondazione Comunista, noi non abbiamo chiesto verifiche né rimpasti. Siamo rimasti assolutamente distanti da logiche di “poltrone” e rendite di posizione. Inoltre, siccome nel comunicato di SEL si parla di “comunisti”, appositamente virgolettati, che si sono espressi a favore del reintegro di Gaetano Massucci, uno che si è dimesso dal suo ruolo in Provincia per andarsene a candidarsi sindaco in opposizione al centro-sinistra alle ultime comunali, il PRC ribadisce che quei “comunisti” sono espressione del Partito dei Comunisti Italiani (autori del solito balletto del rimangiarsi le posizioni a distanza di pochi giorni, come per la candidatura di Paolo Rossi a sindaco, e forse per questo poi lo hanno fatto assessore “competente” all’Urbanistica, o il voto a Giovanni Lanciotti presidente del Consiglio, che si era deciso di non accordare), e non parlano a nome della FdS, dato che il PRC fermano era ed è assolutamente contrario al reintegro di Gaetano Massucci e rimane anche molto scettico riguardo l’attuale posizione de Il Centro del Fermano (forza politica che noi non abbiamo mai considerato fondamentale per il risultato alle provinciali) all’interno della coalizione di centro-sinistra, proprio in merito al comportamento discutibile del suo leader.

Simone Tizi, Segretario del Circolo di Fermo del PRC nonché membro del Comitato Politico Federale (CPF)

venerdì 24 giugno 2011

Grave aggressione neofascista a Fermo


Lunedì scorso a Fermo, lungo Viale Trento nella zona di Piazza Verdi, si è verificata in serata una ignobile e vigliacca aggressione da parte di un gruppo di otto italiani nei confronti di due ragazzi somali. I due giovani, all’uscita da un bar, venivano prima insultati ripetutamente con epiteti di stampo razzista, poi inseguiti e infine uno di loro veniva addirittura colpito alla testa con una bottiglia, riportando lesioni traumatiche, lacerazioni e copiosa perdita di sangue, refertate poi al Pronto Soccorso.

Si tratta di una azione riconducibile ad una palese matrice squadrista, opera di neofascisti che hanno costituito da qualche tempo la loro base di ritrovo proprio nella zona dell’aggressione e sono conosciuti tanto dalle forze dell’ordine quanto dai residenti e negozianti del posto.

Va sottolineato come tale ulteriore episodio vada ad inserirsi in un lunga scia di provocazioni, intimidazioni ed aggressioni accadute a Fermo in più occasioni, come quella del marzo scorso durante l’iniziativa di “Uniti Contro la Crisi" con il sindacalista Fiom Giorgio Cremaschi, con uso di coltelli e disordini in alcuni locali.

Del resto Fermo si presenta da mesi tristemente costellata anche “simbologicamente” da scritte neofasciste, croci celtiche e svastiche che stano deturpando le mura del nostro paese.

Occorre seriamente interrogarsi sulle responsabilità a vario livello, in primis politiche, di chi ha prima sdoganato tale cultura squadrista per poi albergarla all’interno della comunità locale, nonché sulle connivenze, complicità e omertà di chi sostiene una cultura violenta e xenofoba che deve essere estirpata al più presto.

Nell’esprimere tutta la nostra vicinanza ai due ragazzi aggrediti invitiamo tutti i sinceri democratici a far sentire a pieni polmoni la propria voce per liberare la città da questo cancro e a riaffermare i valori dell’antifascismo.

Fermo, lì 24 giugno 2011

C.G.I.L. Fermo
Collettivo Antifascista Fermo
Partito Comunista dei Lavoratori Fermo
Partito della Rifondazione Comunista Fermo
Sinistra Ecologia e Libertà Fermo

venerdì 17 giugno 2011

Rifondare vs. ricostruire


Il mio pensiero va ai comunisti, o presunti tali, che non hanno ancora capito la differenza capitale tra rifondare e ricostruire. Si rifonda su nuove basi, tenuto conto della Storia, dei suoi insegnamenti, in un mondo diverso, tecnologico ed ecologico. Si ricostruisce su vecchi schemi, acriticamente: la teoria della follia di Einstein: fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi.

sabato 11 giugno 2011

Obsequium amicos, veritas odium parit


C’è quel tarlo berlusconiano del buttarla in caciara, del mischiare le carte e dell’andare fuori tema che alberga anche tra le persone di sinistra. Per questo alcuni politicanti locali inveiscono e sparlano tentando di spostare altrove il nocciolo del problema evidenziato, che in realtà è molto semplice, facilmente comprensibile leggendo quei quotidiani che hanno riportato fedelmente il nostro comunicato in merito alla nomina dell’assessore all’Urbanistica; un problema che è stato compreso da tutti i compagni e dall’intera cittadinanza pensante. E lo fanno, i politicanti in questione, usando parole incivili e volgari, da vecchia politica che parla in politichese. Svolgono questo sporco lavoro da ex del PRC o da segretari di altri partiti, anche se entrambi sono ex di qualcosa. Ma anche volendo scendere al loro livello, devo ribadire che questo Segretario non ha mai preso accordi di doppia rappresentanza con il corrispettivo dell’altro partito, semplicemente perché gli accordi verbali in sede di FdS non sono mai stati sottoscritti poi dai rispettivi partiti, né tramite una semplice stretta di mano né in altro modo. Ma non è questo il punto, perché il punto è semplice e l’ho spiegato civilmente nel comunicato che, ripeto, tutti coloro dotati d’una elementare capacità di lettura hanno compreso, senza problemi. Non dovrei stare qui ad evidenziare le parole che alcuni giornalisti locali hanno speso per rimarcare la nostra garbata ed elegante rendicontazione di una scelta incomprensibile. Non serve perché coloro che vogliono riportare il discorso a biechi litigi tra i due partiti della FdS sono proprio quelli che fanno del tutto per dividere, che hanno già diviso nella loro storia governista, e che sono immutabili da quella scissione omicida ad oggi.

In ultimo, un compagno del PRC per essere tale può solo rimarcare l’illogicità della nomina all’Urbanistica, e stigmatizzare gli attacchi volgari e beceri rivolti gratuitamente al sottoscritto. Tutti gli altri - per fortuna ridotti al lumicino - parlano con l’unico e solo scopo di dividere. Ripeto, il problema da me sollevato non è interno alla FdS, anche se questi signori vorrebbero tanto che lo fosse.

Il PRC di Fermo riafferma la necessità di quel comunicato ed è solidale col compagno Simone Tizi.

martedì 7 giugno 2011

Ad usum delphini


Una volta ribadito lo splendido risultato elettorale della Federazione della Sinistra - uno dei migliori d’Italia, frutto di un lavoro consolidato sul territorio che ha visto due compagni raccogliere oltre il 40% delle preferenze accordate all’intera lista -, e preso atto di questa chiara indicazione degli elettori, renderò pubblico un passaggio della neonata amministrazione comunale difficilmente comprensibile. Come da accordi preelettorali con l’attuale sindaco di Fermo, Nella Brambatti, ad ogni forza politica della coalizione è stata richiesta una rosa di nomi dalla quale attingere i suggerimenti per formare la Giunta comunale. E noi della FdS ne abbiamo prodotta una rispettando quell’insieme richiesto di competenze e preferenze ricevute, democraticamente, dai propri elettori. Bene, in base a tutto ciò viene nominato assessore all’Urbanistica uno di quei nomi che non risponde, nel caso specifico, a nessuno dei canoni richiesti (sollecitati espressamente dalla Brambatti ed applicati per ogni singola altra nomina, da FM a La Spiga), essendo un avvocato privo di approfondita conoscenza urbanistica (competenze) e poco votato dalla cittadinanza (preferenze). La cosa stride ancor più perché in quella rosa vi era il nome di Giorgio Benni, geometra da sempre al lavoro sull’urbanistica e consigliere uscente che ha speso i suoi 10 anni in Consiglio comunale principalmente nelle battaglie riguardanti la stessa urbanistica. Ora, io nell’immediato ho pensato ad una questione personale, dato che solo nei confronti della FdS si sono adottati canoni diversi da quelli pattuiti, ma poi ho voluto chiedere alla stessa Brambatti quali potessero essere le motivazioni squisitamente politiche per arrivare ad una scelta così incomprensibile. E le motivazioni non mi sono state date, semplicemente perché non ve ne sono.

Detto questo, pur rimanendo assai perplessi e preoccupati - la materia urbanistica richiede un livello di conoscenze elevato e riveste un ruolo fondamentale nell’assetto del territorio -, ribadiamo la nostra adesione ad un progetto che ci ha visti, da subito, protagonisti appassionati e leali - scevri da ogni tatticismo - ed al quale daremo il nostro contributo puntuale fatto di esperienza, controllo certosino e verifiche continue sull’operato della Giunta e del Consiglio.

Simone Tizi, Segretario del Circolo di Fermo del PRC-FdS

sabato 4 giugno 2011