martedì 27 settembre 2011

venerdì 23 settembre 2011

Scontro di civiltà per un ascensore a viale Ciccolungo*


Come cittadino fermano residente in viale Ciccolungo, all’ultimo piano di una palazzina senza ascensore, ho dei ricordi risalenti già alla prima infanzia turbati dalla presenza continua dell’Astoria davanti al mio balcone, in mezzo al verde di un centro storico unico. Un albergo chiassoso costruito proprio sopra quello che un tempo fu un belvedere che dava lustro alla cittadina. I ricordi, misti alla speranza di poter un giorno ammirare quel belvedere, arrivano fino agli ultimi anni dell’amministrazione Di Ruscio, che, bloccata nella zona del maxiparcheggio ed in preda alla sindrome del fare, inizia un progetto nella zona sud di Fermo, esattamente dalle parti dell’Astoria. Dapprima progetta e costruisce un inutile ed orrendo ascensore a ridosso dello stesso albergo, un ascensore che l’allora opposizione contestò in maniera decisa e compatta. Poi, non paga, proseguì progettando ed appaltando la realizzazione di un altro ascensore, questa volta inclinato, poco sotto, esattamente a viale Ciccolungo. Ora, pare che questa nuova amministrazione di centro-sinistra voglia continuare l’opera iniziata dall’ex Sindaco Di Ruscio, giustificandosi, non tanto con l’irrinunciabilità dell’ascensore in sé, ma con la problematica delle penali, che andrebbero pagate alle ditte già aggiudicatesi l’appalto. Se tu, amministrazione comunale, giustifichi la costruzione di un'opera inutile con la scusa delle penali, allora mi devi quantificare le penali stesse e metterle in relazione ai costi di realizzazione dell’intera opera, compresi quelli della manutenzione, che pagheremo sempre noi cittadini. Ma la cosa non è stata fatta, in barba alla trasparenza. Che poi l'ascensore sia inutile è un dato di fatto, com'è un dato di fatto che l'opposizione a Di Ruscio, come accennato sopra, si fece anche dicendo che l'ascensore di fianco all'Astoria era una “ferita alla città”, lo dissero esponenti di rilievo dello stesso PD, partito dell’attuale Sindaco – che brutta cosa la memoria corta. Ed ora che si fa? Si aggiungono altre ferite in una sorta di perversa omeopatia del costruire?

Si sa, viale Ciccolungo non è un parcheggio ma un viale residenziale, e gli ascensori, o meglio le scale mobili, si fanno negli accessi predisposti al centro storico, ingressi esclusivamente nei pressi dei parcheggi principali. Va da sé che questo strambo ascensore inclinato in zona residenziale, con tanto di gettata di cemento ad inaugurare la “cementificazione zero” tanto strombazzata in campagna elettorale, è uno spreco di tempo e danaro, che andrebbero impegnati diversamente, per il bene comune.

Ma non è tutto, dato che pezzi di questa attuale maggioranza, vedi SEL e PRC, si sono espressi in maniera contraria, anche attraverso i giornali locali, evitando di lasciare tutto entro le segrete stanze della politica, tanto care ad alcuni.

Portare a compimento progetti della passata amministrazione non si chiama discontinuità, ma continuità.

Simone Tizi, Segretario del Circolo di Fermo del PRC


*Il titolo del comunicato è liberamente tratto da un romanzo di Amara Lakhous, Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio

domenica 18 settembre 2011

Marco Ferrando @ Festa FIOM



Credo, anzi ne sono convinto, che un uomo politico debba essere scevro da partigianerie partitiche, per questo ho ascoltato con reale passione le parole di Ferrando alla festa FIOM di Padova. Ha fatto un discorso che avrei voluto fare io, o sentire dai dirigenti del mio partito. E' ora che qualcuno ribadisca che il periodo, l'era riformista è giunta al termine. E' stata fallimentare ed aggrappata al boom post bellico. Ora è superata, quell'era. Con questi comunisti, l'unità è auspicabile.

Sabra e Shatila: l'eccidio dimenticato




Tra il 16 ed 18 settembre del 1982 circa 150 falangisti cristiani, alleati dell'esercito israeliano, che controllava il campo profughi e che lanciava razzi al fosforo per illuminare il cielo a giorno, massacrarono circa 3.500 palestinesi inermi. Il campo profughi in Libano era una conseguenza dell'occupazione sionista della Palestina del 1948. Questo è solo uno dei tanti massacri perpetrati da quello che l'intellettuale ebreo Leibowitz definisce l'esercito "ebreo-nazista". La pulizia etnica in terra di Palestina prosegue anche in questi giorni, in queste ultime ore. A Gaza c'è ancora l'apartheid e continua la colonizzazione coatta della Palestina, esattamente come esistono ancora i Territori Occupati.

lunedì 12 settembre 2011

Demolizione controllata


Che cosa pensereste se la polizia, dopo una sospetta esplosione che ha fatto crollare una casa uccidendo chi vi abitava, per prima cosa rimovesse e distruggesse tutto ciò che resta? È quanto hanno fatto, dieci anni fa, le autorità statunitensi: ordinarono di rimuovere subito le strutture in acciaio delle torri crollate l'11 settembre a New York. Nessun dubbio, nella versione ufficiale, che la causa fosse l'incendio provocato dall'impatto degli aerei dirottati dai terroristi. Le 300mila tonnellate di acciaio delle torri furono riciclate in gran parte in fonderie asiatiche, salvo 24 tonnellate date alla Northrop Grumman (uno dei maggiori contrattisti militari del Pentagono) per costruire una nave-simbolo, la New York: la prima di una nuova generazione di unità da assalto anfibio per la guerra globale al terrorismo, giustificata dall'attacco alle Torri gemelle fatto vedere in diretta mondovisione. Neppure un grammo di acciaio, invece, fu dato agli ingegneri strutturali che avevano chiesto di esaminare le colonne e travature, riassemblandone alcune sezioni, per determinare con certezza la causa del crollo. «Tale decisione - dichiarò Frederick Mowrer dell'Università del Maryland, professore di ingegneria per la protezione contro gli incendi - compromette qualsiasi inchiesta sui crolli. Giudico inquietante la rapidità con cui sono state rimosse e riciclate prove potenzialmente importanti» (The New York Times, 25-12-2001). Nessuna torre di quel tipo, infatti, è mai crollata a causa di un incendio. Il carburante degli aerei non avrebbe potuto sviluppare un calore tale da fondere le massicce colonne di acciaio e, per di più, è bruciato per la maggior parte all'esterno delle torri tanto che, all'interno del punto d'impatto, si vedono persone incolumi. La dinamica del crollo delle Torri gemelle e della torre 7 (neppure colpita dagli aerei) - sostengono diversi esperti - ricorda una demolizione controllata provocata da esplosivi collocati all'interno. Per aver sostenuto questo, il prof. Steven Jones, docente di fisica, è stato espulso dalla Brigham Young University (Utah). Non ha però desistito. Insieme a una équipe di cui fanno parte anche scienziati di altri paesi, ha pubblicato nel 2009, sulla rivista The Open Chemical Physics Journal (che sottopone a revisione scientifica gli articoli da pubblicare), uno studio basato sull'analisi di campioni di polvere prelevati a Ground Zero. Essi rivelano la presenza di termite, sostanza non esplosiva che produce una reazione chimica con una temperatura di 2.500 gradi Celsius, in grado di fondere l'acciaio, tagliandolo come un coltello caldo taglia il burro. In una foto si vede una colonna di acciaio recisa di netto, in diagonale, con colature simili a quelle di una candela. E, poiché la termite non ha bisogno di aria per bruciare, la reazione continuò per giorni a sviluppare calore sotto le macerie, nonostante che i pompieri le raffreddassero con continui getti d'acqua. Su queste e altre prove scientifiche si basa lo studio del prof. Steven Jones, che ha sfidato gli scienziati sostenitori della versione ufficiale a confutarlo. Essi si sono però rifiutati di leggerlo, dicendo di non avere tempo. Ma la versione ufficiale sta crollando nel modo in cui sono crollate le torri: come un castello di carte.

di Manilo Dinucci
su Il Manifesto del 7/9

domenica 11 settembre 2011

Assassini!


LIBIA: FERRERO (PRC), BOMBARDAMENTI NATO VERGOGNA SENZA PRECEDENTI 10 set. (Adnkronos) - «È una vergogna senza precedenti quello che sta accadendo in Libia, dove i caccia della Nato stanno bombardando città dove c'è la popolazione civile. Questa guerra, inaugurata sotto le insegne dell'intervento a difesa dei civili, è il suo opposto, con gli aerei della Nato che bombardano ancora al di fuori di ogni mandato e con il rischio concreto di un bagno di sangue nelle città di Sirte e Bani Walid».

mercoledì 7 settembre 2011

Gli scrittori e il calcio


«Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l'unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro».

Pier Paolo Pasolini: "Il calcio «è» un linguaggio con i suoi poeti e prosatori"

martedì 6 settembre 2011

Facce di bronzo


Sempre nella stessa estate, qualche mese prima dello sciopero odierno questi loschi figuri firmano, congiuntamente, un accordo interconfederale che molti addetti ai lavori hanno definito aberrante, sicuramente con gli interessi dell'impresa prima di tutto. E' vero che l'italiano non sa pensare storicamente, ma che avesse addirittura perso la memoria a breve non lo ritenevo fosse possibile - aspettiamoci il peggio. E così dopo uno sciopero di mezza giornata, negli anni più bui della nostra giovane Repubblica, nel mezzo di attacchi erosivi alla Costituzione e di una crisi sistemica del modello economico capitalistico, una parte riesce nel difficile compito di, a stretto giro, prima firmare un accordo filo-governativo e subito dopo indire uno sciopero giornaliero appoggiato a mezza bocca dall'opposizione per far mostra di sé e delle proprie bandierine. Uno sciopero che non è ad oltranza, che non ingessa l'economia, che non crea disagio e non porterà a nulla, come abbiamo già verificato. Ma che, soprattutto, contrasta con l'accordo firmato a Giugno, portando in giro quei lavoratori che dovrebbero difendere.

I diritti dei lavoratori nelle mani di politicanti di mestiere e stipendiati dal posto fisso e dalle ferie pagate, l'una e l'altra Casta assieme.

venerdì 2 settembre 2011

L'altra casta


Fatturati miliardari. Bilanci segreti. Uno sterminato patrimonio immobiliare. E organici colossali, con migliaia di dipendenti pagati dallo Stato. I sindacati italiani sono una macchina di potere e di denaro. Temuta perfino dai partiti

Qui

P.s. Uno sciopero per avere senso ed effetto deve essere ad oltranza, deve fermare l'economia, altrimenti serve a poco, o nulla.